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Età e influenza: come colpisce il virus

Infettivologia Redazione DottNet | 15/09/2020 14:19

Chi è nato tra anni Sessanta e Settanta è vulnerabile alla H3N2

 È stato scoperto una sorta di tallone d'Achille influenzale tra chi è nato alla fine degli anni Sessanta e Settanta. Secondo uno studio dell'Università della Pennsylvania, infatti, chi è nato in quel periodo ha uno stato di suscettibilità al virus dell'influenza H3N2 perché gli anticorpi riescono sì a legarsi al virus, ma non riescono a prevenire le sue infezioni. In un lavoro pubblicato su Nature Communications i ricercatori hanno dimostrato questa sostanziale differenza nel sistema immunitario.  "Abbiamo scoperto che individui di età diversa hanno diverse specificità anticorpali contro il virus dell'influenza H3N2 - spiega Scott Hensley, docente di microbiologia che ha condotto il lavoro - I nostri studi dimostrano che le infezioni della prima infanzia possono lasciare impronte immunologiche per tutta la vita che influenzano il modo in cui gli individui rispondono a ceppi virali antigenicamente distinti più avanti" negli anni.

   La maggior parte degli esseri umani, spiegano i ricercatori, viene infettata da virus influenzali dai tre ai quattro anni di età e queste infezioni possono suscitare risposte immunitarie forti e durature. I virus dell'influenza H3N2 hanno iniziato a circolare nel 1968 e, nell'arco di questi anni, si sono evoluti.  Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno confrontato i livelli di anticorpi di bambini e di adulti e hanno notato come i bimbi da tre a 10 anni avevano livelli più alti di anticorpi neutralizzanti contro i virus H3N2 contemporanei. La maggior parte dei nati negli anni Sessanta e Settanta avevano invece anticorpi che potevano legarsi ai virus ma non potevano prevenire le infezioni virali. 

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fonte: Nature Communications

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