I ricercatori Usa hanno scoperto che i pazienti che ne assumevano dosi più elevate (oltre 10 mg al giorno) avevano più del doppio del rischio di infezioni gravi
I cortisonici sono associati ad un aumentato rischio di infezione, persino a dosi molto piccole. A mettere in guardia nei confronti di un utilizzo troppo disinvolto di questi farmaci, il cui basso dosaggio è considerato sicuro e ampiamente prescritto, è uno studio osservazionale pubblicato su Annals of Internal Medicine, rivista dell'American College of Physicians I cortisonici sono potenti antinfiammatori che hanno cambiato radicalmente la storia clinica di alcune patologie. Vengono usati per problemi dermatologici, polmonari, oftalmici, gastrointestinali e si sono rivelati efficaci anche per il trattamento dell'artrite reumatoide se aggiunti a farmaci modificanti la malattia. Mentre il rischio di infezione ad alte dosi è ben stabilito, il rischio con la terapia con a basso dosaggio è meno chiaro. Eppure, fino al 60% dei pazienti reumatici continua a prenderne a lungo termine, specialmente a piccole dosi.
fonte: Annals of Internal Medicine
"Riportare nel Paese la produzione di principi attivi"
Dieci molecole assorbono 70% consumi. Ampie differenze tra regioni
A livello globale, riferisce l'Oms, sono segnalati 6.823 casi di Mpox e 16 decessi
Attenzione in particolare per alcune terapie come quelle per depressione, pressione alta e Parkinson ma anche gli antibiotici
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
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