Lo studio di fase 3 ha valutato il pembrolizumab in combinazione con una chemioterapia a base di platino
L'immunoterapia e la chemioterapia insieme sono un trattamento efficace, di prima linea, per i pazienti colpiti da tumore all'esofago e della giunzione gastroesofagea. È questo uno dei risultati presentati al Congresso della Società europea di Oncologia medica (Esmo) che hanno riguardato uno studio di fase 3 che ha valutato il pembrolizumab, in combinazione con una chemioterapia a base di platino. Proprio questo trattamento combinato ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza globale, riducendo il rischio di morte del 27% rispetto a quei pazienti in cura con la sola chemioterapia. Questa soluzione combinata, inoltre, ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione di malattia, riducendo il rischio di progressione della malattia o di morte del 35% in tutti i pazienti in trattamento.
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