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Cure palliative: 7 italiani su 10 non conoscono la norma

Medicina Interna Redazione DottNet | 05/11/2020 19:16

Cittadinanzattiva, ancora non viene garantito il diritto alle terapie

 Poco meno di sette italiani su dieci (il 28%) non conoscono la legge 38 del 2010 e i diritti che sancisce per evitare al paziente "sofferenze inutili". E questo quanto emerge da uno studio realizzato da Cittadinanzattiva a dieci anni dall'approvazione della legge sulla terapia del dolore e le cure palliative. Il 39% dei cittadini che ha risposto all'indagine ha una patologia che provoca dolore e in oltre l'80% dei casi dichiara che si tratta di dolore cronico che è un ostacolo al normale svolgimento delle attività quotidiane.

Appena il 39% sa che la legge 38 si occupa anche delle cure palliative e di questi meno della metà è a conoscenza del fatto che tali cure siano completamente gratuite e che siano rivolte non solo a chi è affetto da patologie oncologiche ma anche da altre malattie come le demenze, il Parkinson, la Sla, le malattie respiratorie croniche. Il 70% sa che esistono centri specializzati per la cura del dolore.
Il 63% è informato del fatto che le cure palliative possano essere organizzate a casa del paziente, negli ambulatori, in ospedale, nelle strutture per anziani (Rsa) e disabili (Rsd) e principalmente negli hospice, così come il 51% sa che per accedere alle cure palliative serve una richiesta del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta o del medico specialista.Per Francesca Moccia, vicesegretaria generale di Cittadinanzattiva, il diritto alle cure palliative "non è ancora garantito, anche perché poco conosciuto". "L'esigibilità di questo diritto disatteso diventa ancor più centrale in tempi di emergenza sanitaria - aggiunge - servono cure palliative e sollievo del dolore cronico, anche "a distanza" e con tecnologie e modalità compatibili con la situazione, ma altrettanto efficaci"

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