Canali Minisiti ECM

Geriatri, l'isolamento aumenta il rischio di mortalità

Geriatria Redazione DottNet | 08/12/2020 13:32

"Il rischio di mortalità degli anziani è influenzato dalla solitudine e dall'isolamento, associati a una riduzione della durata della vita simile a quella provocata dal fumare 15 sigarette al giorno e superiore a quella associata all'obesità"

Poter restare in contatto telefonico con i propri cari aiuta, e molto, gli anziani ricoverati in ospedale per Covid. Ancor più se si possono fare le videochiamate. Lo dimostrano i dati di uno studio presentato in occasione del 65mo Congresso nazionale della Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) e condotto su 60 anziani ricoverati con Covid-19, dal 29 marzo al 29 aprile, presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Sant'Andrea di Roma, in un reparto a medio bassa-intensità e quindi fuori dalle terapie intensive e sub-intensive. Dall'analisi è emerso anche che il 22% degli anziani presi in esame non ha un telefono e la probabilità di restare 'isolati' in seguito ad un ricovero dovuto al Covid cresce con l'aumentare dell'età. La ricerca mostra pure un divario di genere: le donne anziane possiedono un cellulare nel 10% dei casi in meno rispetto ai coetanei uomini. Il 16% di entrambi i sessi poi non riesce a utilizzare il telefono senza un aiuto, ma poter avere contatti con l'esterno ha "ripercussioni positive sul decorso della malattia che - dicono i ricercatori - andrebbero approfonditi".

pubblicità

Gli esperti propongono perciò di mettere a disposizione dei degenti un tablet per connettersi ai parenti, aiutando chi non ce la fa da solo.  "Il rischio di mortalità degli anziani è influenzato dalla solitudine e dall'isolamento, associati a una riduzione della durata della vita simile a quella provocata dal fumare 15 sigarette al giorno e superiore a quella associata all'obesità.  Questo rischio è ancora maggiore nei pazienti anziani con COVID-19 ricoverati, perché ai parenti è proibito andare a trovarli in ospedale", osserva Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg. E aggiunge: "Vietare le visite ha frenato la diffusione dell'infezione ma l'isolamento ha avuto effetti molto negativi sullo stato di salute fisico e mentale degli anziani.  Oltre all'aumento dei tassi di depressione e alla riduzione della qualità di vita, si assiste anche a un incremento della produzione di molecole proinfiammatore e all'abbassamento delle difese immunitarie antivirali. Questi meccanismi biologici innescati dalla solitudine aumentano inevitabilmente la mortalità". I geriatri sottolineano infine che "la solitudine degli anziani ha spesso esiti drammatici sulla loro salute e la solitudine più dolorosa è stata registrata nei reparti Covid durante la prima fase dell'emergenza sanitaria".

Commenti

I Correlati

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

L'allarme dei geriatri. Prima Carta al mondo contro l'ageismo

Rapporto Essity-Bocconi: "Supporto psicologico meno presidiato"

Palleschi: “Un’assistenza efficiente in ospedale per le patologie acute evita molte disabilità e l'istituzionalizzazione. Il territorio deve farsi carico della complessità dell’anziano con un ruolo centrale e di coordinamento, della geriatria; il dom

Ti potrebbero interessare

L’uso del linguaggio, la scelta di determinati termini e il tono di voce possono rivelare importanti processi psicologici che sono alla base del benessere nel corso della vita

Persone di una certa età che in passato erano ritenute anziane oggi potrebbero non essere più considerate tali

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

L'allarme dei geriatri. Prima Carta al mondo contro l'ageismo

Ultime News

Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria

Fimmg: trasversale apprezzamento del proprio medico di fiducia

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica