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Il tumore al seno non dà problemi in gravidanza

Oncologia Redazione DottNet | 15/01/2021 17:14

Le donne che hanno avuto un cancro alla mammella avere un figlio è sicuro sia per la madre che per i neonati

Le donne che hanno avuto un cancro al seno possono diventare madri senza avere complicanze in gravidanza. Uno studio dell'Università di Genova, coordinato dall'ospedale policlinico San Martino, ha dimostrato che per le donne che hanno avuto un cancro alla mammella avere un figlio è sicuro sia per la madre che per i neonati. La ricerca, che mette insieme i dati di 39 studi e fornisce una casistica in cui sono state considerate 114.573 pazienti, è stata illustrata nel corso del convengo 'Back From San Antonio', che si è aperto oggi, sulle novità più importanti nella lotta alla neoplasia.

 ''I trattamenti antitumorali - spiega Lucia Del Mastro, responsabile della Breast Unit dell'Irccs ospedale policlinico San Martino di Genova - in particolare la chemioterapia, possono compromettere la capacità riproduttiva. L'obiettivo dello studio era valutare la frequenza delle gravidanze al termine delle cure oncologiche, la salute di feti e neonati con le eventuali complicanze durante la gestazione e il parto, e la sicurezza materna in termini di sopravvivenza dopo il cancro''.  Lo studio fa emergere che non vi è un significativo rischio di malformazioni congenite per il neonato e neppure complicazioni durante la gestazione o il parto e neppure rischi di peggioramenti della prognosi oncologica.  ''Nel complesso - spiega Fabio Puglisi, direttore dipartimento di oncologia medica dell'Irccs di Aviano (PN) - lo studio dimostra che la diagnosi di carcinoma mammario in giovane età non deve implicare una rinuncia al desiderio di maternità''.

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I dati della ricerca hanno evidenziato che le pazienti con pregressa diagnosi di carcinoma mammario hanno il 60% di probabilità in meno di diventare madri dopo le cure oncologiche.   "Nel nostro paese manca ancora la rete dei centri di oncofertilità, per cui il desiderio di diventare madri dopo la malattia continua a essere sottovalutato - conclude la professoressa Del Mastro -. Infatti la percentuale di coloro che hanno almeno un figlio dopo la diagnosi di carcinoma mammario è tuttora molto bassa: solo il 3% tra le donne di età inferiore a 45 anni e l'8% se si considerano le under 35''.   Per il direttore generale del San Martino, Salvatore Giuffrida ''la progettualità del dopo cancro è motivo di vita e recupero di energie anche nella malattia. A tutte le donne con meno di 40 anni viene offerta la possibilità di accedere alle tecniche di preservazione della fertilità. Siamo stati gli apripista in Italia".

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