Canali Minisiti ECM

Anestesisti, l'età non è un criterio per accesso alle cure contro il Covid

Anestesia e Rianimazione Redazione DottNet | 18/01/2021 13:56

Va considerata nel contesto di una valutazione clinica globale del paziente

L'età non è un criterio con cui si può decidere se far accedere o meno un malato di Covid-19 alle cure in terapia intensiva, ma deve essere considerata nel contesto di una valutazione clinica globale del paziente. Lo precisa il documento 'Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia di Covid-19' della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti) e Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (Simla), pubblicato sul sito dell'Istituto superiore di sanità.

La valutazione del caso, si spiega, "dovrà procedere basandosi sulla valutazione globale di ogni singola persona malata valutando come parametri il numero e tipo di altre patologie presenti, lo stato funzionale pregresso e fragilità rilevanti rispetto alla risposta alle cure, la gravità del quadro clinico attuale, il presumibile impatto dei trattamenti intensivi, anche in considerazione dell'età del paziente, e infine la volontà della persona malata riguardo alle cure intensive, che dovrebbe essere indagata prima possibile nella fase iniziale del triage".

pubblicità

Dai criteri di triage sono esclusi l'ordine di arrivo e il sorteggio in quanto non eticamente sostenibili. L'età va "considerata nel contesto della valutazione globale della persona malata" e non sulla base di soglie predefinite. Solo a parità di altre condizioni, conclude il documento, "il dato anagrafico può avere un ruolo nella valutazione globale della persona malata, in quanto con l'aumentare dell'età si riducono le probabilità di risposta alle cure intensive".

Commenti

I Correlati

A causa di clima e aumento dei viaggi. Gli esperti: Alzare la guardia

Studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale, con Roma Tor Vergata tra i firmatari, ricostruisce le dinamiche evolutive, le interazioni tra gli esseri umani e i patogeni nel corso di oltre 37.000 anni di storia eurasiatica

A livello globale, riferisce l'Oms, sono segnalati 6.823 casi di Mpox e 16 decessi

Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston

Ti potrebbero interessare

Vergallo: “in gran parte delle Aziende ed Enti è stato in parte o in toto disattesa la norma sulla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive prevista dalla Legge 107/2024"

Al congresso Acd: "Cruciale la presa in carico del paziente cronico ma pochi specialisti"

A Torino oltre 600 specialisti in anestesia e rianimazione al congresso nazionale dell'Area culturale emergenza Ace

Alla Conferenza HIMSS[1] 2024, uno Showcase sull’ interoperabilità dimostra come SDC può ottimizzare i processi e creare un ambiente favorevole al recupero del paziente

Ultime News

Più letti