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Tumori: nuovi percorsi di cura per fegato e polmone

Oncologia Redazione DottNet | 26/01/2021 10:59

Presentati al Mio-Live i trattamenti come la radioembolizzazione

La radioembolizzazione è una delle nuove terapie che hanno aperto una nuova strada sul fronte della lotta ai tumori al fegato. Ma oggi il suo spettro operativo si amplia e va a trattare anche altre forme di cancro. Si tratta di un trattamento basato su microsfere radioattive somministrate all'interno della massa tumorale. Questa è una delle frontiere di cui si è discusso nella prima giornata del virtual meeting Mio-Live 2021 - Mediterranean Interventional Oncology, giunto alla sua sesta edizione e promosso dal Dipartimento di Diagnostica per immagini, radioterapia oncologica ed ematologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e dal dipartimento di scienze radiologiche ed ematologiche dell'Università Cattolica.

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Si tratta di un evento che ha anche due simposi congiunti con le maggiori società al mondo di interventistica, la Società europea di radiologia interventistica (Cirse) e la Società americana di interventistica oncologica (Sio). "Negli ultimi dieci anni c'è stata una drastica modifica - spiega Roberto Iezzi, direttore della Uoc di Radiodiagnostica di Gemelli Molise e ricercatore di Radiologia all'Università Cattolica - La radioembolizzazione va a iniettare nel tumore delle particelle caricate, raggiungendo la lesione e rilasciando delle radiazioni. Funziona per forme di cancro al polmone, al rene, alle ossa, al pancreas e anche in ambito ginecologico. Il fegato ha fatto da apripista ed è stato il primo organo target". 

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