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Linee guida Agenas per il ricovero da Covid

Infettivologia Redazione DottNet | 24/02/2021 19:46

Il documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro istituito da Agenas per la definizione dei criteri di appropriatezza dei setting assistenziali per i pazienti affetti da Covid-19 coordinato dal Prof. Matteo Bassetti

La diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 ha determinato un grande impegno dei Servizi Sanitari Regionali. La variabilità delle caratteristiche cliniche dei pazienti affetti da Covid-19 ha richiesto la programmazione e l’erogazione di servizi adeguati e proporzionati ai bisogni assistenziali tanto ai pazienti paucisintomatici che ai pazienti con quadri severi. Questa variabilità ha evidenziato la necessità di condurre un approfondimento sull’appropriatezza dei setting di gestione dei pazienti affetti da Covid-19. Ecco i punti principali del documento (clicca qui per il testo completo):

Quando è necessario il ricovero in ospedale
I pazienti che presentino al  domicilio  o  in  altro  setting  non  ospedaliero  (se  possibile  eseguire  tutti  gli  accertamenti) oppure  al  Pronto Soccorso, una o più tra le seguenti caratteristiche cliniche necessitano di valutazione per il ricovero a giudizio del clinico che accoglie il malato:
 
- Presenza di ipossiemia moderata (Pa0 <60 mmHg in aria ambiente o Sp0 £ 92% in aria ambiente) aumento del gradiente alveolo arterioso di ossigeno (almeno il doppio rispetto al valore atteso) P/F  <  300,  infiltrati  polmonari  >  50%  (effettuare  la  prima determinazione  emogasanalisi  in  aria  ambiente) 
- Dispnea a riposo o dispnea per sforzi lievi (es. difficoltà nell’eloquio);
- Riduzione della Sp0 al di sotto del 90% in aria ambiente durante il test del cammino;
- Punteggio del MEWS ≥ 5;
- Alterazioni dello stato del sensorio (es. confusione, cambio nel comportamento) e/o altri segni o sintomi di ipo perfusione e/o ipossia (es. ipotensione, anuria, cianosi, sindrome coronarica acuta), sincope ripetuta;
 
Occorre ricordare che il rapporto P/F è assolutamente affidabile solamente nei pazienti in aria ambiente o intubati nelle altre situazioni questo parametro deve essere confrontato con la PaO2 e/o la saturazione e/o la sintomatologia clinica (tachipnea >30 atti/minuto) e non può diventare l’unico parametro che viene usato per le scelte cliniche.

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Con l’obiettivo di fornire delle indicazioni in grado di armonizzare i comportamenti clinico-organizzativi e favorire gli interventi regionali di programmazione, AGENAS ha istituito un gruppo di lavoro per la definizione dei criteri di appropriatezza dei setting assistenziali per i pazienti affetti da Covid-19 coordinato dal Prof. Matteo Bassetti. Il gruppo è costituito da medici clinici di rilievo nazionale direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza sanitaria provenienti da diversi contesti regionali. Le competenze rappresentate nel gruppo includono le malattie infettive e tropicali, le malattie dell'apparato respiratorio, la medicina interna, la medicina d’emergenza e urgenza e l’anestesia, rianimazione e terapia intensiva e del dolore, coadiuvate da competenze medico legali ed epidemiologiche.Nel corso della pandemia sono stati definiti nuovi setting e modalità assistenziali e sono stati rafforzati servizi esistenti. L’assistenza territoriale è stata potenziata tramite l’istituzione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare integrata e dell’assistenza infermieristica territoriale per garantire una corretta e precoce presa in carico dei pazienti assistibili a domicilio. Sono stati istituiti degli alberghi Covid-19 per garantire l’isolamento dei pazienti asintomatici o paucisintomatici che non abbiano le condizioni abitative idonee a prevenire il contagio di conviventi e, in alcuni contesti, si è fatto ricorso a strutture intermedie, come gli ospedali di comunità, per garantire l’assistenza a pazienti stabili con necessità di assistenza infermieristica e supervisione medica. Le strutture ospedaliere hanno potenziato i reparti di terapia intensiva e sub-intensiva e hanno adottato soluzioni in grado di assicurare una transizione rapida ed efficace tra il setting assistenziale ospedaliero di area non critica, la terapia sub-intensiva e la terapia intensiva. Alcune strutture sono state dedicate al trattamento esclusivo dei pazienti affetti da Covid-19 mentre nelle altre sono stati definiti percorsi dedicati a pazienti affetti da Covid-19.

Il documento, pur nella consapevolezza della variabilità individuale dei pazienti, si propone di identificare delle caratteristiche cliniche utili a supportare da una parte i professionisti clinici nella definizione del setting assistenziale appropriato per i pazienti affetti da Covid-19 e dall’altra le Regioni e le Province Autonome nella programmazione dei servizi sanitari.

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