Associazione Medici Endocrinologi (AME): "Recenti pubblicazioni scientifiche hanno mostrato una correlazione tra COVIS-19 e malattie della tiroide. Nessun allarme, ma è bene rivolgersi al proprio medico in caso di sintomi 'sospetti'"
Associazione Medici Endocrinologi (AME): "Recenti pubblicazioni scientifiche hanno mostrato una correlazione tra COVIS-19 e malattie della tiroide. Nessun allarme, ma è bene rivolgersi al proprio medico in caso di sintomi 'sospetti'"
Malessere, febbre, fastidio e dolore nella parte anteriore del collo, che aumenta ingoiando e masticando. E in alcuni casi anche male all'orecchio, tachicardia, sudorazione, ansia e tremori. Questi sono i sintomi a cui i pazienti positivi al virus SARS-CoV-2 dovrebbero fare attenzione e per i quali dovrebbero rivolgersi al medico per individuare eventualmente la presenza di una tiroidite subacuta legata all'infezione. È l'avvertimento lanciato dagli esperti dell'Associazione Medici Endocrinologi (AME-ETS), nell'ambito della nuova iniziativa "AME informa i pazienti", un appuntamento quindicinale che vuole comunicare e formare le associazioni dei pazienti su tematiche endocrinologiche d'interesse.
"Recenti pubblicazioni scientifiche hanno mostrato una correlazione tra COVID-19 e malattie della tiroide", riferisce Franco Grimaldi (nella foto), presidente dell'AME-ETS. "In particolare, uno studio italiano ha descritto il primo caso di tiroidite subacuta in una donna con SARS-CoV-2.
La buona notizia è che i dati scientifici finora disponibili sono rassicuranti. "Sembrerebbe, infatti, che i sintomi della tiroidite subacuta durante COVID-19 siano più lievi rispetto alle altre forme di tiroidite subacuta"; precisa il presidente dell'AME-ETS. "Il processo infiammatorio tipico della tiroidite subacuta classica evolve nell’arco di mesi. Il trattamento prevede anti-infiammatori (cortisonici o non) e nella maggior parte dei casi - prosegue - si auto-limita, con normalizzazione completa della funzione tiroidea. Nella maggior parte dei casi la fase iniziale di ipertiroidismo viene seguita dopo poche settimane da un leggero ipotiroidismo, che generalmente scompare spontaneamente". Gli esperti dell'AME-ETS invitano quindi a non allarmarsi. "E' bene solo fare attenzione e rivolgersi al medico in presenza di sintomi caratteristici, per essere valutati senza perdite di tempo e trattati se necessario", conclude Grimaldi.
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