Oggi si registrano carenze lungo tutto il Paese, dalla Lombardia alla Campania, dal Lazio alla Sicilia
Indire, senza altri indugi, il nuovo bando di concorso per l’accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale: quello relativo al triennio 2021-2024. A chiederlo è il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.
“Finalmente, dopo tanti ritardi e rinvii, il 28 aprile si svolgerà il concorso per l’accesso al corso dello scorso anno – spiega -. Il corso partirà dunque a metà di quest’anno, ben oltre i termini. E già così siamo di molto indietro sulla tabella di marcia”. “Ora, inoltre, siamo fortemente preoccupati per la mancata pubblicazione del bando di concorso per il triennio 2021-2024, prevista alla fine di febbraio 2021 e non ancora avvenuta – avverte -. Questo comporterà l’ennesimo ritardo nella formazione dei medici di medicina generale. E ciò proprio negli anni della cosiddetta ‘gobba pensionistica’, in cui maggiore sarebbe la necessità di ricambio generazionale”.
“Tanti italiani rischiano, così, di rimanere senza medico di famiglia; tante zone d’Italia, soprattutto quelle più disagiate, corrono il pericolo di restare “scoperte” dal punto di vista dell’assistenza – continua -.
Occhi puntati anche alla Legge di Bilancio. Senza risorse centralità e attrattività della medicina territoriale resterebbero solo sulla carta
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Soddisfazione per la proposta del programma scientifico e politico che hanno visto una partecipazione intensa dei delegati
Scotti: “Medici di medicina generale troppo pochi, solo 68 ogni 100mila abitanti”
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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