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Sicurezza ed efficacia di Vadadustat per l'anemia nei pazienti sottoposti a dialisi

Farmaci Redazione DottNet | 29/04/2021 14:39

Tra i pazienti con anemia e CKD sottoposti a dialisi, vadadustat non era inferiore a darbepoetina alfa per quanto riguarda la sicurezza cardiovascolare e la correzione e il mantenimento delle concentrazioni di emoglobina

Vadadustat è un inibitore della prolil idrossilasi del fattore inducibile dall'ipossia orale, una classe di composti che stimolano la produzione di eritropoietina endogena.

METODI

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Abbiamo condotto due studi clinici di fase 3 randomizzati, in aperto, di non inferiorità per valutare la sicurezza e l'efficacia di vadadustat, rispetto a darbepoetina alfa, in pazienti con anemia e malattia renale cronica dipendente da dialisi (DD-CKD) incidente o prevalente. L'endpoint primario di sicurezza, valutato in un'analisi del tempo all'evento, è stato il primo evento di un evento cardiovascolare avverso maggiore (MACE, un composito di morte per qualsiasi causa, un infarto miocardico non fatale o un ictus non fatale), raggruppato tra le prove (margine di non inferiorità, 1,25). Un endpoint secondario chiave di sicurezza è stata la prima occorrenza di un MACE più il ricovero in ospedale per insufficienza cardiaca o evento tromboembolico. Gli endpoint primari e secondari chiave di efficacia erano la variazione media dell'emoglobina dal basale alle settimane 24-36 e dal basale alle settimane 40-52, rispettivamente,

RISULTATI

Un totale di 3923 pazienti sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 1: 1 a ricevere vadadustat o darbepoetina alfa: 369 nello studio DD-CKD incidente e 3554 nello studio DD-CKD prevalente. Nell'analisi aggregata, un primo MACE si è verificato in 355 pazienti (18,2%) nel gruppo vadadustat e in 377 pazienti (19,3%) nel gruppo darbepoetina alfa (hazard ratio, 0,96; intervallo di confidenza 95% [CI], da 0,83 a 1,11 ). Le differenze medie tra i gruppi nella variazione della concentrazione di emoglobina erano −0,31 g per decilitro (95% CI, da −0,53 a −0,10) dalle settimane 24 a 36 e −0,07 g per decilitro (95% CI, da −0,34 a 0,19) alle settimane da 40 a 52 nello studio incidente DD-CKD e −0,17 g per decilitro (IC 95%, da −0,23 a −0,10) e −0,18 g per decilitro (IC 95%, da −0,25 a −0,12), rispettivamente, in il prevalente studio DD-CKD.

CONCLUSIONI

Tra i pazienti con anemia e CKD sottoposti a dialisi, vadadustat non era inferiore a darbepoetina alfa per quanto riguarda la sicurezza cardiovascolare e la correzione e il mantenimento delle concentrazioni di emoglobina.

fonte: the new england journal of medicine

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