I benefici di vutrisiran, dimostrati in termini di riduzione della mortalità degli eventi cardiovascolari, di miglioramento della qualità della vita e dei biomarcatori cardiaci rafforzano il suo potenziale come trattamento di prima linea per l’ATTR-C
I benefici di vutrisiran, dimostrati in termini di riduzione della mortalità degli eventi cardiovascolari, di miglioramento della qualità della vita e dei biomarcatori cardiaci rafforzano il suo potenziale come trattamento di prima linea per l’ATTR-CM
Alnylam Pharmaceuticals, Inc. (Nasdaq: ALNY), azienda leader nel settore delle terapie basate sull'RNAi, ha annunciato oggi i
risultati delle nuove analisi dello studio di fase 3 HELIOS-B su AMVUTTRA® (vutrisiran),
una terapia basata sull'RNAi approvata per il trattamento della cardiomiopatia associata ad
amiloidosi da transtiretina wild-type o ereditaria (ATTR-CM) negli adulti. I dati relativi al
follow-up di 12 mesi del periodo di estensione in aperto (OLE) dello studio HELIOS-B sono
stati presentati durante una sessione orale al Congresso 2025 della Società Europea di
Cardiologia (ESC) tenutosi a Madrid, in Spagna. Questi dati, che riflettono gli esiti del
trattamento fino a 48 mesi – incluso il periodo iniziale in doppio cieco di 33-36 mesi –
evidenziano il beneficio clinico duraturo di vutrisiran, capace di indurre una rapida riduzione
della proteina transtiretina (TTR) responsabile della malattia. Tale effetto si associa a una
riduzione del rischio del 37% nell’endpoint composito di mortalità per tutte le cause (ACM) o
primo evento cardiovascolare (CV) nella popolazione complessiva (p<0,001) e del 42% nel
gruppo in monoterapia (p<0,001), rafforzando il potenziale di vutrisiran come trattamento di
prima linea per i pazienti con ATTR-CM. Vutrisiran ha anche ridotto il rischio del solo ACM
del 37% nella popolazione complessiva (p<0,01) e del 39% nel gruppo in monoterapia
(p<0,01) durante lo stesso periodo.
I risultati dello studio HELIOS-B, attualmente in corso, dimostrano che i benefici clinici
osservati durante il periodo in doppio cieco di 33-36 mesi in relazione ai principali parametri
clinici di valutazione della progressione della malattia, tra cui la qualità della vita (QoL)
misurata dal Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire Overall Summary (KCCQ-OS) e i
biomarcatori cardiaci, sono stati mantenuti nel corso del trattamento con vutrisiran durante i
12 mesi dell’estensione in aperto (OLE). Il profilo di sicurezza e tollerabilità a lungo termine
durante il periodo OLE era coerente con il profilo consolidato di vutrisiran. Inoltre, un'analisi
post hoc dello studio HELIOS-B presentata durante una sessione poster ha evidenziato una
riduzione dei giorni persi per morte e/o ospedalizzazione (DLDH) e miglioramenti nei
risultati funzionali e nella QoL rispetto al placebo. Vutrisiran è risultato associato a una
riduzione della media di DLDH superiore a un mese rispetto al placebo nell’arco di tre anni,
con un beneficio maggiore osservato quando si considera la compromissione, la funzionalità e
la qualità della vita.
“Lo studio HELIOS-B continua a fornire ulteriori evidenze a conferma del profilo
clinicamente differenziato di vutrisiran,” ha affermato John Vest, M.D., Vicepresidente
senior, Responsabile clinico globale TTR, Alnylam. “Questi dati a lungo termine dimostrano
che, fino a 48 mesi, il trattamento con vutrisiran ha fornito un beneficio clinico continuo su
tutti gli endpoint chiave, inclusi sopravvivenza, eventi cardiovascolari e qualità della vita. I
risultati rafforzano il potenziale di vutrisiran, capace di indurre una rapida e duratura
riduzione della TTR, di modificare il decorso della malattia nel lungo termine e di costituire
una terapia di prima linea per l’ATTR-CM.”
Lo studio clinico di fase III HELIOS-B ha valutato vutrisiran per il trattamento dell'amiloidosi
ATTR con cardiomiopatia (ATTR-CM) in una popolazione rappresentativa della popolazione
contemporanea. Dei 654 pazienti trattati con vutrisiran nell'ambito dello studio HELIOS-B,
466 sono entrati nel periodo OLE. Alla data di chiusura dei dati (9 aprile 2025), lo stato vitale
era stato accertato per oltre il 99% dei pazienti. *Per gli endpoint relativi alla mortalità per tutte le cause e agli eventi cardiovascolari, sono inclusi i dati del periodo in
doppio cieco e fino a 12 mesi dell'OLE.
I dati sulla sicurezza relativi al trattamento con vutrisiran durante un anno del periodo OLE
erano coerenti con quelli riportati per il periodo in doppio cieco. Il tasso di eventi avversi
(AE), inclusi gli eventi cardiaci, non è aumentato con l’estensione del trattamento. I tassi di
eventi avversi gravi (SAE) e di eventi avversi severi nel gruppo placebo/vutrisiran erano
coerenti con una malattia più avanzata dopo il trattamento con placebo durante il periodo in
doppio cieco. Non sono stati identificati nuovi segnali sotto il profilo di sicurezza.
“L'estensione in aperto di HELIOS-B aggiunge importanti evidenze a lungo termine per la
gestione dell'ATTR-CM, una condizione progressiva e potenzialmente letale che rimane una
sfida clinica significativa,” ha affermato il dottor Pablo Garcia-Pavia, responsabile dell'Unità
di malattie cardiache ereditarie e insufficienza cardiaca presso il Dipartimento di Cardiologia
dell'Hospital Universitario Puerta de Hierro e leader del gruppo presso la Rete spagnola di
ricerca cardiovascolare (CIBERCV), a Madrid, Spagna. “La natura irreversibile della
progressione della malattia, insieme al beneficio clinico sostenuto osservato nei pazienti
trattati con vutrisiran per 48 mesi, sottolinea l'importanza di iniziare il trattamento
precocemente e supporta ulteriormente il ruolo di vutrisiran come trattamento di prima linea
per l'ATTR-CM. I risultati sono stati osservati in un gruppo di pazienti rappresentativo della
popolazione contemporanea affetta da ATTR-CM, compresi quelli che ricevevano un uso
sostanziale e concomitante delle terapie standard disponibili, come tafamidis e inibitori
SGLT2.”
Un'analisi post hoc dello studio HELIOS-B ha ulteriormente caratterizzato l'impatto pratico
del trattamento con vutrisiran sulla mortalità per tutte le cause e sugli eventi cardiovascolari
ricorrenti, valutando i giorni persi per morte e/o ospedalizzazione (DLDH). Questo parametro
rileva sia l'occorrenza che il peso degli eventi nel tempo e ha valutato vutrisiran rispetto al
placebo in termini di DLDH e giorni persi per morte e/o ospedalizzazione cardiovascolare
(DLDCVH) sia nella popolazione complessiva che in quella in monoterapia. Nella
popolazione complessiva, vutrisiran è stato associato ad una riduzione di 32,2 DLDH rispetto
al placebo in un periodo di 3 anni. Un beneficio simile è stato osservato per i DLDCVH. Il
trattamento con vutrisiran è stato associato a una maggiore probabilità che i pazienti non
andassero incontro a DLDH o DLDCVH e ha mostrato un impatto ancora maggiore se si tiene
conto dei giorni di malessere. I risultati nel gruppo in monoterapia sono stati coerenti con
quelli della popolazione complessiva. Per maggiori dettagli, visitare il sito Capella.
I dati dello studio HELIOS-B hanno supportato le recenti approvazioni di AMVUTTRA per il
trattamento della cardiomiopatia da ATTR-CM wild-type o ereditaria negli adulti negli Stati
Uniti (USA), in Brasile, nell'Unione Europea (UE), Giappone, Emirati Arabi Uniti (EAU) e
Regno Unito (UK), rendendolo il primo farmaco RNAi approvato per il trattamento sia delle
manifestazioni cardiomiopatiche dell'amiloidosi ATTR sia delle manifestazioni
polineuropatiche dell'amiloidosi ereditaria mediata dalla transtiretina (hATTR) negli adulti.
Per ulteriori informazioni sulle presentazioni di Alnylam al Congresso ESC 2025, visitare il
sito Capella.
AMVUTTRA® (vutrisiran) INDICAZIONI E INFORMAZIONI IMPORTANTI
SULLA SICUREZZA
Indicazioni
Nell'Unione Europea, AMVUTTRA® (vutrisiran) è indicato per il trattamento di:
• amiloidosi ereditaria da transtiretina in pazienti adulti con polineuropatia di stadio 1 o
2 (hATTR-PN).
• amiloidosi da transtiretina wild-type o ereditaria in pazienti adulti con cardiomiopatia
(ATTR-CM).
La disponibilità nell'Unione Europea è soggetta alle tempistiche di rimborso locali.
Informazioni importanti sulla sicurezza
Riduzione dei livelli sierici di vitamina A e integrazione raccomandata
Il trattamento con vutrisiran comporta una diminuzione dei livelli sierici di vitamina A. Si
consiglia ai pazienti che assumono vutrisiran un'integrazione giornaliera di vitamina A
compresa tra 2500 UI e 3000 UI, senza superare tale dose. I pazienti devono essere indirizzati
a un oftalmologo se sviluppano sintomi oculari indicativi di carenza di vitamina A (ad es.
cecità notturna).
Reazioni averse
Le reazioni avverse comunemente riportate con vutrisiran sono state reazioni nel sito di
iniezione e aumento della fosfatasi alcalina e dell'alanina transaminasi nel sangue.
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