Canali Minisiti ECM

La proteina spike danneggia direttamente le cellule di vasi sanguigni

Infettivologia Redazione DottNet | 15/05/2021 13:44

Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Circulation Research, che suggerisce come Covid-19 non sia solo una malattia respiratoria ma anche, e forse soprattutto, una malattia vascolare

Gli effetti negativi del Covid sulla circolazione, come ictus e trombosi, non sono dovuti solo all'infiammazione indotta dall'infezione, ma sono una diretta conseguenza dell'azione della proteina spike. Questa la conclusione di uno studio, pubblicato sulla rivista Circulation Research, che suggerisce come Covid-19 non sia solo una malattia respiratoria ma anche, e forse soprattutto, una malattia vascolare. Come noto, il Sars-Cov-2, grazie alla proteina spike si lega al recettore dell'enzima di conversione dell'angiotensina 2 (ACE2) per entrare e infettare cellule ospiti.

I ricercatori dell'Università della California San Diego, negli Usa, e della Xi'an Jiaotong University, in Cina, hanno mostrato che la proteina spike non solo si lega alle cellule sane per diffondere l'infezione, ma provoca danni direttamente alle cellule dell'endotelio, il tessuto che rivestono i vasi sanguigni e che sono fondamentali per la circolazione.

pubblicità

Il team ha utilizzato degli pseudovirus, ovvero virus 'vuoti' e non infettivi ma che esprimono la proteina S (pseudo-spike) sulla superficie, iniettandoli nella trachea di criceti. Questi hanno avuto come conseguenza danni ai polmoni e alle arterie, dimostrando che la proteina spike da sola causa la malattia, a prescindere dalla diffusione dell'infezione virale.  Il team ha eseguito un altro esperimento esponendo cellule endoteliali sane alla proteina spike: questa, legandosi con ACE2, ha danneggiato le cellule, causandone la frammentazione dei mitocondri (le cosiddette centraline energetiche delle cellule). "Molte persone - commenta Uri Manor, uno degli autori - considerano il Covid-19 una malattia respiratoria, ma in realtà è una malattia vascolare". 

Commenti

Rispondi

I Correlati

Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston

Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino

Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio

Coinvolti Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti