Canali Minisiti ECM

Valutazione del rischio di tromboembolia venosa nei pazienti ospedalizzati

Farmaci Redazione DottNet | 31/05/2021 12:09

La tromboprofilassi farmacologica non è adatta a tutti i pazienti ricoverati in ospedale in caso di emergenza

Il tromboembolismo venoso (TEV), che comprende la trombosi venosa profonda (TVP) e l'embolia polmonare (EP), è un grave onere sanitario globale. I dati nordamericani riportano un tasso di mortalità per 30 giorni del 10,6% dopo TEV. Tra il 30% e il 50% dei sopravvissuti continua ad avere complicazioni a lungo termine. Circa la metà degli episodi di TEV si verifica durante il ricovero per intervento chirurgico o malattia medica acuta, o entro 90 giorni dalla dimissione.

 Questi eventi sono classificati come trombosi acquisita in ospedale (HAT).

Gli eventi HAT sono potenzialmente prevenibili attraverso l'educazione del paziente e la tromboprofilassi farmacologica. Una meta-analisi (sette studi, 15 095 pazienti ospedalizzati) ha mostrato una riduzione del rischio di TEV superiore al 50% con eparine rispetto al controllo.  In molti contesti chirurgici elettivi, la tromboprofilassi è diventata una pratica consolidata.

Tuttavia, la tromboprofilassi farmacologica non è adatta a tutti i pazienti ricoverati in ospedale in caso di emergenza. Può aumentare il rischio basale di sanguinamento maggiore di circa lo 0,4%. Se somministrato in modo inappropriato, le conseguenze possono essere potenzialmente dannose, in particolare per i pazienti con sanguinamento occulto al momento del ricovero o per quelli sottoposti a procedure di emergenza.

I modelli di valutazione del rischio di TEV (RAM) mirano a ridurre al minimo la tromboprofilassi farmacologica non necessaria e a ridurre i danni e i costi associati. Possono anche potenzialmente fornire una valutazione individualizzata e riproducibile del rischio di TEV, indipendentemente dall'anzianità, dall'esperienza o dai pregiudizi del medico che effettua la valutazione. Quindici RAM pubblicate sono state identificate in una recente rassegna di revisioni sistematiche.  

fonte: BMJ

Commenti

I Correlati

Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco

L'ospedale Santa Croce di Fano ha effettuato con successo l'impianto di un dispositivo per l'infusione sottocutanea continua di Levodopa in due pazienti affetti dalla patologia

Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)

È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti