Le tesi dei ricorrenti non sono sostenute da dati clinici decisivi ma si sono basate solo su opinioni e su un unico studio nemmeno tanto convincente
La pillola dei cinque giorni non è un farmaco abortivo. Non una ipotesi ma una certezza basata su dati scientifici. E quindi le donne minorenni possono continuare a richiedere al farmacista la contraccezione di emergenza senza bisogno della ricetta. La sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio della Sezione Terza Quater lo spiega chiaramente: il 4 giugno scorso ha respinto il ricorso contro Aifa da parte del Centro Studi Rosario Livatino e di una serie di associazioni pro vita che chiedevano l’annullamento della Determina dell’Agenzia del farmaco dell’8 ottobre 2020, che modificava il “regime di fornitura del medicinale per uso umano EllaOne* (ulipristal)”, eliminando l’obbligo di prescrizione per le under 18. Una richiesta bocciata appunto dai giudici in quanto le tesi dei ricorrenti non sono sostenute da dati clinici decisivi ma si sono basate solo su opinioni e su un unico studio nemmeno tanto convincente. E quindi la decisione assunta da Aifa che ha eliminato l’obbligo di prescrizione di ellaOne anche per le minorenni, non si tocca.
Ad avviare il ricorso contro la determina Aifa è stato il Centro studi Rosario Livatino appoggiato da Movimento per la Vita italiano Aps, Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione medici cattolici italiani (Amci), Osservatorio parlamentare 'Vera Lex?', Associazione Pro Vita e Famiglia onlus, Associazione Family day-Difendiamo i nostri figli Aps, Osservatorio di bioetica di Siena-Ets e Associazione Giuristi per la vita che si sono scagliati contro ellaOne, farmaco per la Contraccezione di emergenza che agisce fino a 5 giorni dopo il rapporto a rischio di gravidanza indesiderata. Medicinale, lo ricordiamo, a base di ulipristal acetato che, insieme a Norlevo, contraccettivo di emergenza di vecchia formulazione a base di Levonorgestrel, aveva visto cancellato da Aifa l’obbligo di prescrizione medica per le donne maggiorenni già dal 2015 (per Norlevo la cancellazione della ricetta medica è arrivata nell’anno successivo).
Per le associazioni pro vita la somministrazione della contraccezione di emergenza alle minorenni senza prescrizione non “sarebbe stata suffragata da studi e più specifiche sperimentazioni” sui possibili rischi inoltre ipotizzavano anche una violazione della 194 in quanto il medicinale “ha effetto antinidatorio e dunque di pratica abortiva”, e altro ancora, si legge su Quotiiano Sanità.
“La letteratura mondiale ha dimostrato a piene mani che non vi sono rischi nella assunzione del farmaco per la contraccezione di emergenza né nelle maggiorenni né nelle minorenni, e che anzi la possibilità di andare direttamente in farmacia ad acquisire il farmaco ha certamente ridotto i numeri delle gravidanze indesiderate e quindi dell’aborto volontario, come dimostrano le relazioni ministeriali degli ultimi anni. In altri termini l’assenza di necessità di una prescrizione medica semmai ha portato dei grandi vantaggi per le minorenni, e per la società in senso lato. E ora la sentenza del Tar, che avversa al ricorso di alcune associazioni prolife, conferma tutto questo”, ha commentato Emilio Arisi, presidente della Società Medica Italiana della Contraccezione
La modifica della Farmacopea con l’inserimento della contraccezione di emergenza tra le categorie di farmaci da tenere obbligatoriamente in farmacia è ancora al palo
Nessun allarme tra le donne che assumono la pillola anticoncezionale e che devono sottoporsi a vaccinazione Covid
Le attiviste della associazione 'Non una di meno': sul farmaco non è prevista l'obiezione di coscienza
Magrini : "E' uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze"
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti