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Spallanzani, al via studio su efficacia dei vaccini in eterologa

Farmaci Redazione DottNet | 16/06/2021 16:47

Il protocollo sarà sottoposto alla approvazione di AIFA nel corso dei prossimi giorni, e lo studio potrà avere inizio non appena sarà disponibile l'autorizzazione dell'Agenzia

L'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, d'intesa con la Regione Lazio, sta avviando uno studio su un campione per verificare efficacia e sicurezza di questa nuova strategia vaccinale "eterologa". Lo rende noto lo Spallanzani in merito alle recenti indicazioni di una seconda dose di vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna) nelle persone che avevano ricevuto una prima dose di vaccino a vettore virale (AstraZeneca). "La strategia della vaccinazione eterologa - aggiunge l'istituto - è stata di recente sperimentata in almeno tre paesi Europei (Inghilterra, Spagna e Germania), con incoraggianti risultati in termini di immunogenicità. Anche osservazioni preliminari interne al nostro Istituto sembrano confermare la bontà di questo approccio".
   
Lo Spallanzani, prosegue la direzione dell'istituto, "sta avviando in tal senso una valutazione della capacità dello schema vaccinale eterologo (prima dose AstraZeneca e seconda dose Pfizer o Moderna) di generare una risposta immunitaria adeguata, e un numero di eventi avversi comparabile con i migliori dati degli schemi vaccinali omologhi tradizionali. Il protocollo sarà sottoposto alla approvazione di AIFA nel corso dei prossimi giorni, e lo studio potrà avere inizio non appena sarà disponibile l'autorizzazione dell'Agenzia".

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L'istituto sottolinea che "questa iniziativa scientifica, avallata dalla Regione Lazio, vuole essere anche un modo per dare una risposta alle domande che si pone la popolazione, al fine di fornire una corretta e trasparente informazione ai cittadini, per sostenerne una decisione consapevole". Nel gruppo di lavoro Andrea Antinori, Emanuele Nicastri, Enrico Girardi e Concetta Castilletti. "E' un lavoro teso a creare nel Paese maggiore serenità e maggiore consapevolezza rispetto a una scelta del governo che si condivide" commenta il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia.

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La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

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