Iss: si punta ad una struttura permanente per gestire questa e le future emergenze infettive nel nostro paese
Prende forma la rete italiana per il sequenziamento per assicurare in modo integrato, in un'unica piattaforma pubblica, la sorveglianza epidemiologica, il sequenziamento dei ceppi virali circolanti, il monitoraggio immunologico, la ricerca e la formazione sui vari aspetti dell'infezione da SARS-CoV-2. Si punta ad una struttura permanente per gestire questa e le future emergenze infettive nel nostro paese, spiega l'Iss che lo rende noto.
La rete, che integra più centri, promossa dal Ministero della Salute con un finanziamento pluriennale, si sviluppa in collaborazione con la struttura commissariale del Generale Figliuolo.
Un ruolo fondamentale è previsto per i centri di ricerca, che oltre a sviluppare le conoscenze, contribuiranno a rafforzare la rete formativa per giovani specialisti, spiega l'Istituto superiore di sanità in una nota."La rete si propone come 'sistema' che unisce, rafforza e coordina l'azione altamente professionale dei laboratori di riferimento regionali, grazie ai quali oggi monitoriamo la presenza delle varianti del virus nel nostro paese - afferma Silvio Brusaferro, presidente del'Iss - con i centri ed i professionisti della ricerca e della formazione inserendo in un contesto più articolato e unitario anche quella che era l'idea iniziale di un consorzio".
La rete garantirà in un'unica piattaforma la sorveglianza della circolazione di varianti genetiche di SARS-CoV-2, sarà integrata con la sorveglianza COVID-19 coordinata da Iss e con l'anagrafe vaccinale nazionale coordinata dal Ministero della Salute. Grazie alla rete sarà possibile arricchire il monitoraggio e lo studio di queste e altre future epidemie da diverse prospettive come "la comprensione dei meccanismi e degli effetti della malattia, ed ancora quella della osservazione e valutazione della risposta anticorpale e cellulare delle vaccinazioni, e non ultima quella di formare giovani con competenze specifiche in campo virologico e immunologico, in modo da rafforzare la capacità di prevenzione, controllo e risposta alle malattie infettive".
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