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Anelli, la terza dose è un diritto dei medici. No vax non superano i 900, tutti sospesi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/09/2021 19:14

“Se ci mettono dietro i cittadini fragili va anche bene. Purché quando tocca a noi non si faccia il ‘tu sì tu no’. Il virus circola e te lo puoi prendere anche quando vai a visitare un paziente a casa”. In calo i casi di Covid tra gli operatori sanit

“Se ci mettono dietro i cittadini fragili va anche bene. Purché quando tocca a noi non si faccia il ‘tu sì tu no’. Il virus circola e te lo puoi prendere anche quando vai a visitare un paziente a casa”. In calo i casi di Covid tra gli operatori sanitari

 “Infettivologi, oculisti, medici di famiglia, operatori del Pronto soccorso che lavorano in un porto di mare sono tutti uguali, niente distinzioni, hanno il diritto di essere difesi nella professione. Tutta la professione è esposta. Se poi la scelta di diversificare i tempi della vaccinazione dipenda da questioni organizzative lo capisco. Non sarà facile però fare discriminazioni”. Lo afferma Filippo Anelli, presidente della federazione Ordine dei medici, intervistato dal ‘Corriere della Sera sulla terza dose di vaccino.

Quindi, “se ci mettono dietro i cittadini fragili va anche bene. Purché quando tocca a noi non si faccia il ‘tu sì tu no’.

Il virus circola e te lo puoi prendere anche quando vai a visitare un paziente a casa”. Riguardo ai medici no vax, dice di non “voler fare polemiche  vorremmo solo continuare a lavorare in serenità. Non superano i 900, tutti sospesi. A differenza di quel che si pensa i controlli ci sono. Di questi, il 30% si sono ravveduti e hanno accettato di ricevere la doppia dose”, chi non si ravvede “cambi professione. Chi sostiene che l’anti Covid non serve, viola il codice e non è un buon medico. Bene ha fatto il ministero della Salute a imporre la vaccinazione ai nuovi iscritti agli albi professionali. Gli Ordini provinciali verificheranno il possesso del requisiti”.

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Il numero dei casi fra gli operatori sanitari è in diminuzione dalla seconda metà di agosto, ma più lentamente rispetto alla discesa dei casi nel resto della popolazione, secondo quanto rileva il Report esteso dell’Istituto superiore di Sanità pubblicato sul sito Epicentro. Emerge un lieve aumento in corrispondenza dell’aumento del numero dei casi nella restante popolazione ad inizio luglio. Mentre i casi nella popolazione sono in forte diminuzione dalla seconda metà di agosto, i casi fra sanitari stanno diminuendo più lentamente (358 rispetto a 380 della settimana precedente) ed è ora pari al 2,1% rispetto al resto della popolazione.

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