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Quota B Enpam, occhio alla scadenza del 31 ottobre

Previdenza Redazione DottNet | 27/10/2021 14:35

Il 31 ottobre è infatti il termine fissato per regolare quanto dovuto: tramite bollettino Mav per chi paga in unica soluzione o tramite addebito diretto bancario per chi ha scelto di pagare in una, tre o cinque rate

Per i liberi professionisti iscritti alla Quota B dell’Enpam si avvicina la fatidica scadenza per il pagamento del contributo relativo ai redditi prodotti nel 2020. Il 31 ottobre è infatti il termine fissato per regolare quanto dovuto: tramite bollettino Mav per chi paga in unica soluzione o tramite addebito diretto bancario per chi ha scelto di pagare in una, tre o cinque rate

Sostanzialmente tutti i bollettini sono arrivati nella cassetta della posta degli interessati entro il 15 ottobre, ma per chi non lo avesse ricevuto a causa di disguidi postali c’è sempre la possibilità di scaricarlo e stamparlo accedendo all’area riservata del sito della Fondazione.

Se ci sono problemi nell’accesso all’area riservata, si può inviare una email con il proprio numero telefonico all’indirizzo supporto.areariservata@enpam.it : si verrà richiamati entro 48 ore lavorative. A questo proposito è sempre utile ricordare che la mancata ricezione del bollettino non esonera dall’obbligo di pagamento, quindi occorre premunirsi per tempo per non incappare nelle sanzioni previste per i ritardatari.

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Se è stato attivato il servizio di domiciliazione bancaria, il contributo viene addebitato sul conto corrente prescelto il giorno esatto della scadenza. In caso di addebito diretto, gli interessati, al momento della denuncia del reddito, hanno ricevuto via email un promemoria con il dettaglio degli importi e le date degli addebiti. Se sempre entro il 31 ottobre è stata presentata la domanda di esonero contributivo (misura prevista dallo Stato come aiuto ai liberi professionisti in crisi per l’emergenza pandemica), il bollettino Mav con scadenza 31 ottobre è stato ugualmente emesso in funzione della denuncia del reddito già presentata. E’ tuttavia consigliabile non pagare nulla, in attesa che la Fondazione faccia conoscere l’esito della domanda di esonero. Se la richiesta sarà respinta, ma anche nel caso in cui l’esonero non copra tutto il contributo dovuto, sarà possibile regolarizzare la propria posizione entro il 31 dicembre. Se invece qualche pagamento non dovuto sarà comunque effettuato dagli iscritti, l’Ente si è impegnato alla restituzione oppure a considerarlo come acconto sui futuri versamenti. 

In prossimità della scadenza dei termini di pagamento, si moltiplicano di solito le richieste di coloro che si rendono conto di aver commesso qualche errore e vogliono modificare la loro denuncia. Sul punto soccorrono le Faq che Enpam ha pubblicato sul proprio organo di stampa. Chi ha presentato il modello D entro il 15 settembre, ma si accorge di aver dichiarato un reddito errato, può rettificarlo senza sanzioni entro il 31 dicembre direttamente online. Per chi invece non ha presentato il modello D entro il 15 settembre, è prevista una sanzione di 120 euro. Chiaramente, se è già stato emesso un modello Mav con scadenza 31 ottobre sulla base del reddito erroneamente dichiarato, è opportuno non pagare ed attendere l’emissione del Mav corretto, che avrà verosimilmente una scadenza successiva.

Gli errori in denuncia sono ancora abbastanza frequenti. Anche se ormai quasi tutti i commercialisti ne sono a conoscenza, è sempre bene ricordare che i medici convenzionati debbono dichiarare esclusivamente i redditi inerenti allo svolgimento di attività libero professionale, e non quindi i compensi percepiti nell’ambito del rapporto di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, per i quali la contribuzione Enpam è già stata trattenuta in busta paga. Se si è fatto questo errore, è bene correggere la denuncia ed attendere l’emissione del Mav corretto.

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