La gestione uscente ha chiuso con un saldo positivo di oltre 1,1 miliardi di cui 120 milioni di saldo previdenziale e più di 1 miliardo frutto dell’oculata gestione finanziaria
Alberto Oliveti è stato confermato presidente della Fondazione Enpam con oltre il 95% dei voti. L’Assemblea nazionale dell’ente di previdenza e assistenza dei medici ha anche eletto i due vicepresidenti, entrambi new entry: Silvestro Scotti e Luigi Mario Daleffe.
IL PRESIDENTE
Alberto Oliveti, laureato in medicina ad Ancona nel 1980 e specializzato in pediatria, è stato eletto vicepresidente dell’Enpam nel 2010 per diventarne presidente nel 2012. Da allora, sotto la sua guida, il patrimonio dell’ente è aumentato di oltre 15 miliardi di euro, per circa metà grazie ai proventi degli investimenti. Attualmente l’Enpam può contare su un patrimonio complessivo, che a valori di mercato, supera i 29 miliardi. Nel 2024, l’ultimo bilancio approvato ha fatto registrare un utile di 1,1 miliardi.
I VICEPRESIDENTI
Silvestro Scotti, medico di medicina generale, è l’attuale segretario nazionale della Fimmg, il sindacato maggioritario dei medici di famiglia. Ha fatto parte del Consiglio di amministrazione dell’Enpam dal 2020 a oggi. È stato inoltre al vertice dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Napoli fino al 2020 e attualmente ne è il vicepresidente. Luigi Mario Daleffe, medico specializzato in odontostomatologia, iscritto all’Ordine di Bergamo, è stato in passato presidente nazionale dell’Andi, l’associazione nazionale dei dentisti italiani. Ha promosso la creazione del fondo di previdenza complementare Fondo Dentisti (poi diventato Fondo Sanità). Ha presieduto la società Enpam Real Estate srl.
La gestione uscente ha chiuso con un saldo positivo di oltre 1,1 miliardi di cui 120 milioni di saldo previdenziale e più di 1 miliardo frutto dell’oculata gestione finanziaria. Enpam serve una platea di oltre mezzo milione di iscritti: più di 365mila tra medici e dentisti in attività, circa 7.700 studenti prossimi alla laurea con copertura facoltativa, oltre a 180mila pensionati. Ma, soprattutto, è una potenza di fuoco con 28,4 miliardi di patrimonio investito (a fine maggio). Il programma per il prossimo quadriennio punta a definire il progetto di evoluzione prospettica della Fondazione Enpam alla luce degli effetti delle riforme de gli scorsi anni ormai pienamente operative, con risultati che appaiono accettabilmente soddisfacenti. Tra i principali obiettivi della nuova legislatura, sarà determinante contribuire ad aggiornare ai tempi, la formazione medica. Cruciale sarà l’insegnamento non solo delle tradizionali competenze fondamentali, così come vengono ora dinamicamente ridefinite dall’avanzamento della frontiera della conoscenza e delle evidenze scientifiche, per l’effetto dell’intelligenza artificiale. Saranno infatti fondamentali anche le competenze trasversali inerenti l’organizzazione effi ciente dei sistemi assistenziali, le politiche sanitarie e sociali, l’economia produttiva e sostenibile.
Enpam è uno dei più grandi investitori italiani. Dei 28 miliardi di patrimonio, 22 sono investiti nel settore finanziario: nello specifico, 12,3 miliardi in obbligazio ni, 7,5 in azioni e 2,2 in strumenti monetari. L’ente ha circa 2 miliardi in azioni di società quotate italiane: tra queste Intesa San paolo (0,71%), Mediobanca (1,98%), Bpm (1,99%), Mps (0,34%) e Fineco (0,48%) nelle quali ha investito 700 milioni e generato valore per 930 milioni (+ 132%). Poi Banca del Fucino e Popolare di Sondrio. Nelle banche, la Cassa ha investito meno del 5% del patrimonio.
L’Enpam ha sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa con due associazioni rappresentative delle strutture accreditate, AIOP ed ACOP
Possono essere riscattati, in tutto o in parte, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al primo gennaio 2024
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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