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Frutta, verdura, legumi, tè e caffè sono i pilastri dieta anti-demenza

Nutrizione Redazione DottNet | 24/11/2021 15:43

Lo studio della National and Kapodistrian University di Atene dimostra che chi mangia male ha un rischio triplo di ammalarsi di demenza rispetto ai coetanei che invece hanno una dieta sana

Frutta, verdura, legumi, tè e caffè sono i pilastri di una dieta anti-demenza: infatti un lavoro pubblicato sulla rivista Neurology mostra che un'alimentazione ricca di questi alimenti - considerati tutti cibi con potere antinfiammatorio - riduce il rischio di ammalarsi di demenza. Lo studio ha coinvolto 1059 individui di età media 73 anni, seguiti per un periodo di almeno tre anni e mezzo. Condotto da Nikolaos Scarmeas, della National and Kapodistrian University di Atene, il lavoro mostra che coloro che in età anziana consumano poca frutta e verdura, legumi e prediligono cibi con effetti infiammatori come carboidrati raffinati (pane bianco e dolci), carne rossa (hamburger, bistecche) e lavorata (hot dog, salsiccia), bibite e fritti - hanno un rischio triplo di ammalarsi di demenza rispetto ai coetanei che invece mangiano in modo sano.

   Mentre un altro studio apparso sempre sulla stessa rivista svela il potere protettivo del pesce in particolare contro la demenza vascolare.  Nella ricerca greca gli esperti hanno diviso il campione in tre sottogruppi a seconda di quanto fosse antinfiammatoria la loro alimentazione, misurata con un punteggio da un minimo di -8,87 a un massimo di 7,98.

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Nel corso del periodo di monitoraggio il 6% del campione si è ammalato di demenza. Ebbene è emerso che rispetto a coloro che consumavano in media 20 porzioni settimanali di frutta, 19 di verdure, 4 di legumi e 11 di caffè e tè (dieta altamente antinfiammatoria), quanti invece seguivano un regime alimentare infiammatorio (in media non più di 9 porzioni di frutta, 10 di verdure, due di legumi, nove di tè e caffè) presentavano un rischio triplo di ammalarsi di demenza.  Mentre l'altro studio, condotto da Cecilia Semieri dell'Università di Bordeaux in Francia mostra che consumare due o più porzioni di pesce a settimana difende dalla demenza vascolare nelle persone sotto i 75 anni.  "I nostri risultati sono entusiasmanti perché mostrano che un'abitudine semplice come mangiare pesce (anche salmone, tonno e sardine) due o più volte a settimana si associa a meno lesioni cerebrali e a ridotta presenza di altri indicatori di danno vascolare nel cervello, molto tempo prima che i sintomi della demenza si manifestino", conclude Samieri; quindi il consumo abituale di pesce ha un potere protettivo contro la demenza.

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