Il rischio di reinfezione con la variante Omicron è 5,4 volte maggiore di quello della variante Delta
La variante Omicron può contagiare guariti dal covid e soggetti che hanno ricevuto due dosi di vaccino. La variante "elude in gran parte l'immunità ottenuta con la malattia e quella con due dosi di vaccino" anti-Covid, come sottolinea l'ultimo report dell'Imperial College di Londra, che ha preso in esame dati della Uk Health Security Agency (UkHsa) e del Servizio sanitario nazionale (Nhs), che hanno registrato tutti i casi di coronavirus confermati in Inghilterra con un test molecolare e che avevano effettuato un test Covid tra il 29 novembre e l'11 dicembre 2021. Gli esperti stimano "che il rischio di reinfezione con la variante Omicron è 5,4 volte maggiore di quello della variante Delta" e che quindi "la protezione contro la reinfezione da Omicron, offerta da un'infezione avuta in passato, può arrivare fino al 19%".
Gli scienziati hanno inoltre stimato l'efficacia dei vaccini anti-Covid contro l'infezione sintomatica da Omicron.
Secondo un'indagine svolta in Sud Africa, due dosi del vaccino Pfizer hanno fornito solo il 33% di protezione contro l'infezione in questa onda alimentata da omicroni, secondo l'analisi, in calo rispetto all'80% nell'ultima ondata alimentata dal delta del Sudafrica. La protezione contro i sintomi gravi che richiedono il ricovero ospedaliero ha resistito meglio, al 70% nell'attuale ondata rispetto al 93% nell'ultima. Omicron appare anche più capace del delta di penetrare le difese immunitarie dei soggetti precedentemente infetti. Nella seconda ondata (variante beta) del Sud Africa, le nuove infezioni erano del 60% più probabili tra i precedentemente infetti quanto lo erano tra i mai infetti. Nella terza ondata (delta), i precedentemente infetti hanno corso solo il 40% in più di rischio rispetto ai mai infetti. Ma nell'attuale ondata, i nuovi casi sono il 73% più comuni tra i precedentemente infetti come tra i mai infetti.
La capacità di penetrazione di Omicron arriva anche dai dati che sono segnalati da altri paesi europe. È già pari o superiore al 60% la percentuale di prevalenza della variante Omicron dei casi positivi di Covid sequenziati a Madrid, mentre il report pubblicato sulla rivista dell’European Centre for Disease Prevention and Control si riferisce a tutti i casi registrati dal 28 novembre al 7 dicembre in Danimarca fa emergere che ci sono state 785 infezioni da Omicron in persone dai 2 ai 95 anni, con una prevalenza in giovani adulti e l’83,1% delle persone contagiate aveva completato il ciclo vaccinale; tra questi il 7,1% aveva già ricevuto la terza dose. Non è stato registrato nessun decesso, mentre i pazienti che hanno avuto bisogno di un ricovero sono stati 9 (l’1,2% del totale), 1 in terapia intensiva (0,13%).
Schillaci: "L’Italia compie un altro deciso passo in avanti a sostegno di chi affronta percorsi di cura e di riabilitazione assicurando a chi soffre di patologie oncologiche, invalidanti e croniche più sicurezza e stabilità professionale"
Schillaci: "In conformità alla normativa di riferimento, provvederò a predisporre un elenco di esperti per le aree tematiche non rappresentate nella composizione del Consiglio"
"Riportare nel Paese la produzione di principi attivi"
A livello globale, riferisce l'Oms, sono segnalati 6.823 casi di Mpox e 16 decessi
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti