
I topi infettati con Omicron avevano una minore carica virale sia nel naso, sia in bocca, sia nei polmoni
La variante Omicron causa un'infezione meno severa rispetto alle altre versioni del virus SARS-CoV-2 anche negli esperimenti condotti sugli animali. Un altro indizio a sostegno della minore aggressività della nuova variante arriva da uno studio condotto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'University of Liverpool e reso disponibile in pre-print sul database bioRxiv. Fin dai primi giorni successivi alla comparsa della nuova variante, si sono accumulate osservazioni che indicavano una minore gravità dell'infezione nei pazienti infettati da Omicron, tuttavia ancora non è stato chiarito se ciò sia dovuto a una effettiva minore aggressività del virus o alla protezione offerta da precedenti infezioni o dalla vaccinazione.
Attenzione al Covid e all'Rsv. Pregliasco: "Significativo aumento delle infezioni da Sars-CoV-2 che per le categorie a rischio può essere ancora pericoloso"
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Tra chi ha patologie croniche solo il 46% ha una percezione positiva
Il mancato raggiungimento comporta anche una perdita stimata di PIL pari a circa 11 miliardi di euro
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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