Lo rileva un'indagine internazionale guidata dall'Università di Trieste e che coinvolge anche l'Ateneo di Bari
Più della metà dei pazienti con percezione alterata del gusto a lungo termine auto-riferita in seguito a Covid-19 ha effettivamente una normale funzione gustativa se valutata con test psicofisici convalidati. Lo rileva un'indagine internazionale guidata dall'Universita' di Trieste e che coinvolge anche l'Ateneo di Bari, in particolare dal dottor Paolo Boscolo-Rizzo, e pubblicata su JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery. La ricerca ha esaminato se i test psicofisici confermassero un'alterazione del gusto auto-riportata tra i pazienti tre o più mesi dopo l'infezione da Covid. L'analisi ha incluso 105 adulti italiani con valutazione psicofisica eseguita una media di 226 giorni dopo l'esordio della malattia. I ricercatori hanno scoperto che il 98,1% dei partecipanti aveva avuto Covid-19 lievemente sintomatico senza evidenze di polmonite.
Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio
Coinvolti Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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