
Il regime alimentare secondo alcuni studi può prevenire l'obesità e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, pressione alta e colesterolo alto
Frutti di bosco, verdure, pesce, cereali integrali e olio di colza. Sono questi gli ingredienti principali del concetto di dieta nordica. Questo regime alimentare secondo alcuni studi può prevenire l'obesità e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, pressione alta e colesterolo alto. Finora, la ricerca sulla dieta nordica è stata collegata però principalmente a un effetto positivo sulla salute dopo la perdita di peso, mentre una nuova analisi guidata dai ricercatori dell'Università di Copenaghen chiarisce che ha benefici per la salute indipendentemente dal fatto che si dimagrisca o meno. Per lo studio, pubblicato su Clinical Nutrition, sono stati esaminati campioni di sangue e urina di 200 persone di età superiore ai 50 anni, tutte con indice di massa corporea elevato e aumentato rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale, rappresenta il modello alimentare più completo e sostenibile per favorire un invecchiamento sano, attivo e longevo
Un approccio terapeutico multifattoriale, che considera il continuum cardio–reno–metabolico, può garantire oltre 8 anni di vita in più rispetto alla cura standard: il punto durante il XXV Congresso AMD
Al centro della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’impegno per politiche coese e il coinvolgimento delle nuove generazioni per nutrire il futuro
Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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