In questo modo anche la Fondazione si allinea alla prassi da tempo adottata dall’Inps, che consente la presentazione preventiva delle domande
Cade un caposaldo storico delle pensioni Enpam: gli iscritti alle gestioni del fondo della medicina convenzionata ed accreditata (medici di famiglia, pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale, all’emergenza territoriale ed alla medicina dei servizi, ex convenzionati transitati a rapporto d’impiego, specialisti ambulatoriali interni e specialisti accreditati ad personam) per presentare la domanda di pensione non debbono più attendere la cessazione effettiva del rapporto, ma, a determinate condizioni, possono anticipare la loro richiesta. In questo modo anche la Fondazione si allinea alla prassi da tempo adottata dall’Inps, che consente la presentazione preventiva delle domande.
La categoria più numerosa ad avvalersi del nuovo sistema è senza dubbio quella dei medici di famiglia, che da qualche settimana possono presentare la domanda di pensione online attraverso l’Area Riservata del sito dell’Enpam. Com’è noto, l’iscritto, per accedere al trattamento pensionistico ordinario, di vecchiaia o anticipato, al momento della presentazione della domanda deve aver maturato i requisiti anagrafici, contributivi e di laurea e deve aver cessato l’attività professionale, come previsto dalla normativa regolamentare.
Gli Accordi Collettivi di categoria prescrivono tuttavia che il rapporto professionale cessa, oltre che per raggiungimento del settantesimo anno di età, anche per recesso del professionista, da comunicare all’Azienda Sanitaria, normalmente con un preavviso di sessanta giorni. L’Enpam, per consentire l’anticipazione della domanda, ha ritenuto di dare valore proprio alla comunicazione alla Asl di tale recesso. La norma modificata, nella sua nuova formulazione, prevede appunto che la domanda di trattamento ordinario può essere inoltrata alla Fondazione dall’iscritto in possesso dei requisiti anagrafici, contributivi e di laurea…a partire dalla data di comunicazione del recesso irrevocabile dal rapporto professionale o dal rapporto di impiego.
La domanda inviata prima dell’effettiva cessazione del rapporto professionale o del rapporto di impiego, dovrà contenere la dichiarazione, resa dall’iscritto ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, attestante l’avvenuta comunicazione del recesso irrevocabile. La Fondazione si riserva di effettuare gli opportuni controlli. Ovviamente la presentazione anticipata della domanda di pensione consente all’Enpam di iniziarne anticipatamente la lavorazione e di ridurre sensibilmente il periodo in cui non si percepisce più lo stipendio e non è ancora iniziata l’erogazione della pensione. Considerando il taglio dei tempi già determinato dalla presentazione online delle domande, non saranno infrequenti i casi in cui i medici passeranno da compenso Asl a pensione Enpam senza soluzione di continuità.
Un ultimo accenno riguarda la possibilità di convertire una parte della pensione, pari al massimo al 15%, in una indennità in capitale, una sorta di liquidazione. Questa scelta è consentita al solo iscritto, mentre i suoi superstiti debbono obbligatoriamente percepire esclusivamente il trattamento in pensione. Con il nuovo sistema, il medico senza superstiti (moglie e figli in primis) può richiedere l’indennità anche prima della cessazione; in questo modo, nel malaugurato caso che intervenga il suo decesso prima della cessazione dell’attività, i suoi eredi potranno comunque percepire un piccolo gruzzolo, che sino ad oggi, in casi simili, non sarebbe stato possibile ottenere.
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La gestione uscente ha chiuso con un saldo positivo di oltre 1,1 miliardi di cui 120 milioni di saldo previdenziale e più di 1 miliardo frutto dell’oculata gestione finanziaria
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