
Attraverso gli algoritmi, in grado di analizzare una grande mole di dati, la sensibilità delle mammografie aumenta infatti dell'11,5% e diminuiscono i falsi positivi e quelli negativi
Diagnosi più precise per il tumore al seno grazie all'intelligenza artificiale (AI), ovvero lo strumento con cui si possono studiare un'enorme massa di dati e trasferirla nella pratica clinica a beneficio dei pazienti. Attraverso gli algoritmi, in grado di analizzare una grande mole di dati, la sensibilità delle mammografie aumenta infatti dell'11,5% e diminuiscono i falsi positivi e quelli negativi. Alle nuove strategie nella cura è dedicata la 7/a edizione dell'International Meeting on New Drugs and New Insights in Breast Cancer, in corso al Policlinico Gemelli di Roma, con la partecipazione di circa 200 esperti da tutto il mondo. Nell'identificazione dei carcinomi mammari, studi condotti negli Stati Uniti hanno evidenziato che, grazie agli algoritmi di deep learning su cui si basa l'AI, è possibile ottenere una riduzione assoluta del 5,7% dei falsi positivi e del 9,4% di quelli negativi.
Sicpre, procedura a carico del Ssn. Schillaci, ricostruire il seno dopo il tumore è essenziale
È rimborsata in Italia la compressa a doppia azione a base di niraparib e abiraterone acetato in associazione con predniso(lo)ne per il trattamento di pazienti adulti con tumore della prostata metastatico e resistente alla castrazione
Le Breast Unit, presenti in oltre l’80% dei centri, rappresentano un modello multidisciplinare e garantiscono cure integrate lungo tutto il percorso
Nuovo studio delle università di Bari e Firenze
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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