L’elaborato dovrà fornire le necessarie indicazioni sull’equilibrio delle gestioni in prospettiva almeno trentennale
Nella sede della Fondazione Enpam si sono tenute dal 20 al 26 aprile scorsi le riunioni dei Comitati Consultivi delle Gestioni Previdenziali, preliminari all’approvazione del bilancio consuntivo per l’esercizio 2021. Nel corso delle sedute, l’attuario interno della Fondazione ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori dello studio esterno incaricato, come da disposto legislativo, della redazione del bilancio tecnico-attuariale dell’Enpam al 31 dicembre 2020, l’elaborato che dovrà fornire le necessarie indicazioni sull’equilibrio delle gestioni in prospettiva almeno trentennale.
Il perimetro entro il quale deve essere effettuato il lavoro attuariale è quello delimitato dalla Comunicazione dei Ministeri vigilanti n. 13804 del 21 dicembre 2021, che dispone che la redazione dei bilanci tecnici avvenga assumendo come riferimento i parametri macroeconomici individuati nella Conferenza di Servizi tenutasi il 30 luglio 2021 fra Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La realizzazione dell’elaborato deve effettuarsi in base ai parametri relativi al sistema-Paese (con il cosiddetto scenario standard) e, solo qualora tali ipotesi siano ritenute non appropriate o poco prudenziali, possono essere sviluppate proiezioni aggiuntive secondo i parametri riferiti alla realtà della collettività assicurata, cioè in questo caso quella dei medici e degli odontoiatri (con il cosiddetto scenario specifico). Se l’Enpam, come pare, deciderà di applicare queste varianti, le Amministrazioni vigilanti terranno conto proprio delle risultanze degli elaborati con scenario specifico. Come sopra anticipato, ai fini della valutazione della stabilità delle gestioni, occorre considerare un arco temporale non inferiore ai trenta anni, ai sensi dell’art. 3, comma 12 della legge 335/1995.
Anche se il bilancio tecnico deve partire dai dati al 31 dicembre 2020, in considerazione dell’imminente approvazione del bilancio consuntivo 2021, i valori che figureranno appunto per il 2021 all’interno dell’elaborato attuariale, saranno non quelli stimati, ma direttamente quelli ufficiali di fine esercizio. Da un sommario esame dei parametri indicati dai Ministeri, si vede che, secondo il quadro macroeconomico sottostante l’ultimo Documento di Economia e Finanza presentato dal Governo, l’occupazione complessiva è stimata in calo verticale per i prossimi 50 anni, controbilanciata da un moderato aumento del tasso di produttività e del PIL reale. Il tasso di inflazione viene stimato al 2 per cento per quasi tutto il periodo di osservazione.
Sulle risultanze del prossimo bilancio tecnico-attuariale si fonda anche l’adozione delle attese misure di ricalibratura dei cosiddetti coefficienti di adeguamento dei trattamenti pensionistici all’aspettativa di vita, più banalmente definiti coefficienti di penalizzazione in caso di pensione anticipata e coefficienti di maggiorazione, in caso di cessazione del rapporto ad un’età superiore rispetto a quella di vecchiaia. Molti futuri pensionati si aspettano infatti che, vista la consistente riduzione della speranza di vita per effetto della pandemia, l’Ente possa procedere ad una riduzione delle penalizzazioni previste per l’anticipo del pensionamento; mentre, per converso, gli irriducibili della convenzione attendono che la Fondazione, in considerazione della necessità di mantenere in servizio i medici il più a lungo possibile, proceda, come promesso, ad un aumento sensibile degli incentivi per il ritardo nell’accesso alla quiescenza.
L’attuario interno di Enpam, tuttavia, pur confermando che i lavori procedono ad un ritmo piuttosto sostenuto, non ha sciolto i dubbi sulla data di consegna del documento tecnico finale, che a questo punto si prevede possa collocarsi entro la fine di luglio, insieme con la riforma dei coefficienti di penalizzazione. Gli incentivi alla permanenza in servizio saranno invece inclusi in un pacchetto di riforme più ampio, che potrebbe essere licenziato dal Consiglio di Amministrazione ad ottobre e, dopo la necessaria approvazione dei Ministeri vigilanti, potrebbe vedere la luce per la primavera del 2023.
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