Canali Minisiti ECM

Cresce la sanità digitale, spesa nel 2021 a 1,7 miliardi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 19/05/2022 14:29

"Una crescita superiore a quella degli ultimi anni, ma non ancora sufficiente a imprimere il cambio di marcia necessario a colmare il ritardo accumulato"

Nel 2021 la spesa per la sanità digitale in Italia è cresciuta del 12,5% rispetto al 2020, toccando quota 1,69 miliardi di euro, pari all'1,3% della spesa sanitaria pubblica. "Una crescita superiore a quella degli ultimi anni, ma non ancora sufficiente a imprimere il cambio di marcia necessario a colmare il ritardo accumulato. E' quanto emerge dell'Osservatorio Sanità Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, che evidenzia come "la tanto attesa trasformazione digitale potrebbe arrivare grazie agli investimenti previsti dal Pnrr".  La pandemia ha spinto la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico, conosciuto da più della metà degli italiani e utilizzato da uno su tre, contro il 12% del 2021. Inoltre, professionisti sanitari e pazienti comunicano oggi via WhatsApp: nel 2021 il 73% dei medici specialisti, il 79% dei medici di medicina generale e il 57% degli infermieri ha usato app di messaggistica. Cala invece l'uso della Telemedicina dopo il boom Covid, utilizzata dal 26% dei medici specialisti e dal 20% dei medici generici, contro il 39 % del 2020 e il 10% circa pre-pandemia.

pubblicità

"Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta giocando, anche nel settore sanitario, un ruolo rilevante per il rilancio del nostro Paese. Rappresenta un'occasione epocale di rilancio perché assegna al settore della Sanità 15,63 miliardi di euro con investimenti sostanziali sulla digitalizzazione - afferma Mariano Corso, responsabile scientifico dell'Osservatorio Sanità Digitale -. Tuttavia, l'effettiva disponibilità e l'efficace messa a terra di queste risorse è tutt'altro che scontata". Tra gli ambiti di investimento previsti dal Pnrr, secondo una ricerca svolta in collaborazione con Fiaso, il 64% dei Direttori ritiene molto rilevante lo sviluppo di soluzioni aziendali per garantire la raccolta del dato di cura del paziente, come la cartella clinica elettronica: il 60% delle aziende sanitarie ha infatti intenzione di investire in questo ambito. A seguire, i sistemi per l'integrazione ospedale-territorio e in particolare la telemedicina e le soluzioni che consentono l'integrazione con sistemi regionali e nazionali come il fascicolo sanitario elettronico.

Commenti

I Correlati

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano

Convegno a Bologna: "AutoNOmia Differenziata, quali rischi per il SSN?". Migliore: “In sanità l’autonomia regionale è già una realtà, la riforma deve essere un’opportunità per individuare i correttivi per una maggiore equità”

l’Iss è stato sempre in prima linea: dalle epidemie-pandemie influenzali come l’asiatica a fine anni ’50 o la pandemia del ’68 nata a Hong Kong, passando attraverso il colera a Napoli, l’Aids, la Sars, Ebola, sino alla recente pandemia di Covid

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Ti potrebbero interessare

l’Iss è stato sempre in prima linea: dalle epidemie-pandemie influenzali come l’asiatica a fine anni ’50 o la pandemia del ’68 nata a Hong Kong, passando attraverso il colera a Napoli, l’Aids, la Sars, Ebola, sino alla recente pandemia di Covid

Chiusi il 9% in 10 anni. Fra il 2019 e il 2022, 11.000 clinici hanno scelto di lasciare le strutture pubbliche e l’esodo continua inesorabilmente

Non passa giorno senza che venga pubblicato uno studio scientifico sui danni che le microplastiche provocano a diversi organi e tessuti, oltre che all’ambiente

Rapporto Bes: indicatori in calo sul timore per la criminalità

Ultime News

La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età

Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre

Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano