L'efficacia clinica è stata mantenuta per due anni di terapia con deucravacitinib, con tassi di risposta alla settimana 60 del 77,7% e 58,7% in base a due scale di valutazione ad hoc per questi pazienti
Si conferma sicuro ed efficace nel lungo periodo contro la psoriasi a placche da moderata a grave il farmaco intelligente che si prende per bocca, deucravacitinib, un inibitore specifico che agisce su una particolare molecola coinvolta nella malattia. Deucravacitinib è attualmente in fase di revisione regolatoria in diversi Paesi, compresi Stati Uniti, Europa e Giappone, e potrebbe essere il primo inibitore selettivo della tirosina chinasi 2 (TYK2) approvato per l'uso clinico. È quanto annunciato in una nota dalla Bristol Myers Squibb sulla base dei risultati a due anni dello studio a lungo termine POETYK PSO LTE. L'efficacia clinica è stata mantenuta per due anni di terapia con deucravacitinib, con tassi di risposta alla settimana 60 del 77,7% e 58,7% in base a due scale di valutazione ad hoc per questi pazienti.
Lo evidenza un sondaggio proposto dall'Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (Apiafco) alla sua rete di associati su tutto il territorio italiano
Il primo inibitore orale del Fattore B della via alternativa del complemento sviluppato da Novartis rappresenta un significativo passo avanti nella cura dei pazienti adulti con EPN
Lo evidenza un sondaggio proposto dall'Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (Apiafco) alla sua rete di associati su tutto il territorio italiano
Quest’anno l’azienda ha portato 76 abstract ai congressi ASCO ed EHA 2025, presentando nuovi dati da studi clinici e di real-world, sia per i tumori solidi sia per quelli ematologici
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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