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Medici famiglia, in autunno l'influenza circolerà con il Covid

Medicina Generale Redazione DottNet | 20/05/2022 13:55

Non tutti i vaccini sono uguali fra loro, e gruppi di persone rispondono meglio a vaccini diversi

"Nella prossima stagione influenzale non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e Sars-CoV-2, pertanto, va sottolineata l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti anziani e fragili. E non bisogna sottovalutare il fatto che non tutti i vaccini sono uguali fra loro, e gruppi di persone rispondono meglio a vaccini diversi ". Lo ha detto il vicesegretario della Federazione italiana di medicina generale (Fimmg) Fiorenzo Corti, intervenuto all'evento "Vaccinare e proteggere", che a Cividale del Friuli, vede riuniti oggi clinici, associazioni, esperti di farmacoeconomia e istituzioni.   La vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente, per gli over 65 e che rappresentano circa il 23% della popolazione e con una percentuale destinata ad aumentare. A questi vanno aggiunti i pazienti affetti da patologie croniche. Eppure, ha aggiunto, "nonostante l'offerta sia attiva e gratuita, le coperture in Italia sono molto al di sotto dei target raccomandati sia tra gli anziani sia tra le categorie a rischio, con tassi particolarmente bassi tra gli operatori sanitari e tra le donne in gravidanza".

Molti sforzi sono ancora da fare per aumentare l'adesione vaccinale, soprattutto coinvolgendo tutti i professionisti sanitari attori del processo. Un ruolo importante lo possono svolgere le associazioni di pazienti, da cui arriva un appello alle regioni: "in materia vaccinale riprendere posizioni differenti rispetto a regioni vicine induce confusione". "Se in una regione si dice che l'antinfluenzale non si può fare insieme al vaccino Covid e quella vicino dice esattamente il contrario - ha detto Simona Barbaglia, presidente di Respiriamo insieme onlus. i pazienti si confondono, per quanto possano cercare di informarsi. Quindi i rappresentati delle associazioni di pazienti devono cercare di riportare alla scienza. In questo modo però si perdono consensi nelle persone. E forse è uno dei motivi per cui non si riesce a raggiungere la copertura ideale del 95% e minima del 75% di vaccinati con l'antifluenzale".

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