Lo studio PREVASC si propone di esaminare lo stato di salute cardiovascolare di un campione di 2.000 italiani di età superiore a 65 anni, mediante visita cardiologica, elettrocardiogramma ed ecocardiografia
Ha preso il via questa settimana da Montoro lo studio nazionale PREVASC (PREvalenza delle malattie cardioVASColari), che si propone di esaminare lo stato di salute cardiovascolare degli Italiani over 65, attraverso una rilevazione su un campione di duemila concittadini in questa fascia d’età. «Si tratta di uno studio trasversale, basato sulla popolazione, uno dei più ampi mai effettuati nel nostro Paese, che sarà condotto in 10 comuni di altrettante regioni italiane, scelti per dimensioni e popolazione, intorno ai 2-3mila abitanti, onde permettere una più efficace prevenzione di comunità. I partecipanti sono sottoposti gratuitamente a visita cardiologica, elettrocardiogramma ed ecocardiografia», spiega Alessandro Boccanelli, Vicepresidente SICGe – Società italiana di cardiologia geriatrica e coordinatore dello studio.
La prima tappa, battezzata "Il Cuore di Montoro", è in corso al Forum dei Giovani della frazione di Misciano, grazie all’impegno degli specialisti cardiologi della Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, che prestano collaborazione a SICGe e Italian Alliance for Cardiovascular Rehabilitation and Prevention - ITACARE-P, promotori dello studio PREVASC, con il sostegno di Edwards Lifescience Italia, General Electric Healthcare e Mortara.
«Le malattie cardiovascolari sono un problema importante per la salute della popolazione occidentale, ad esse sono associate un’elevata morbilità, un’alta mortalità e costi sanitari considerevoli», dichiara Salvatore Fortunato, cardiologo a Montoro, membro di ARCA-Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), infatti, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 44 percento di tutti i decessi. In particolare, la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte per malattia in Italia, rendendo conto del 28 percento di tutti i decessi, mentre gli eventi cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13 percento, dopo i tumori. Ancora l’Iss sottolinea come chi sopravvive a un attacco cardiaco diventi un malato cronico; la malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici e sociali: in Italia la prevalenza di cittadini con invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e circa un quarto della spesa farmaceutica nazionale è destinata a prodotti per il sistema cardiovascolare.
«La prevalenza delle malattie cardiovascolari aumenta significativamente a partire dai 60 anni; tuttavia, dati puntuali sulla loro prevalenza scarseggiano in Italia», evidenzia Emilio Di Lorenzo, Direttore del Dipartimento di Cuore e Vasi dell’Azienda San Giuseppe Moscati. «Stiamo parlando delle malattie ischemiche, come l'infarto acuto del miocardio e l'angina pectoris, e delle cosiddette malattie strutturali del cuore, come quelle delle valvole cardiache, tra cui la stenosi aortica e l’insufficienza mitralica. Se infarto e angina sono conosciuti dalla maggior parte dei cittadini, altrettanto non si può dire delle malattie valvolari». In base ai dati dell’associazione di pazienti Cuore Italia, le malattie delle valvole cardiache interessano un milione di persone nel nostro Paese, circa il 10 percento della popolazione con più di 65 anni, la fascia più colpita, con un impatto sulla salute e sulla qualità di vita importante, perché soprattutto nelle persone in età avanzata, queste malattie sono più spesso gravi e invalidanti. Generalmente, inoltre, queste malattie sono poco conosciute e "trascurate": solo il 6,2 percento degli Italiani over 60 se ne preoccupa, rispetto al 41,5 percento dei tumori o al 28,7 percento della malattia di Alzheimer, nonostante le forme più gravi abbiano una prognosi fortemente negativa, simile a quella di molti tumori. Lo studio PREVASC durerà per tutto il 2022; prossima tappa: "Il cuore di Isnello", in provincia di Palermo, dal 20 giugno.
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini
Colivicchi: "Tutti dovrebbero conoscere i propri valori di colesterolo nel sangue, facendo attenzione al colesterolo LDL; infatti, questo potrebbe portare a gravi e irreversibili problemi di salute”
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Commenti