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Grasso profondo nell'addome invecchia precocemente il cuore

Cardiologia Redazione DottNet | 04/09/2025 16:08

Ma la figura a pera con adipe a fianchi e cosce lo protegge

Pericolo cuore dal grasso nascosto a livello addominale. L' adipe di troppo che 'circonda' organi quali lo stomaco, il fegato, l' intestino, induce un invecchiamento precoce del cuore. Mentre quello di troppo ai fianchi o alle cosce - tipico delle donne con una figura "a forma di pera" - ne manterrebbe la salute corrispondente all' eta' reale. Un nuovo studio ha attinto ai dati di 21,000 persone, immagazzinati nella 'Biobank' britannica: ha analizzato con strumenti ed esami speciali il cuore e i sangue dei volontari, e ha mappato - tramite scan di tutto il corpo - la localizzazione precisa del grasso interno, che spesso non si vede nemmeno dall'esterno.

Scienziati del 'Medical Research Council' di Londra hanno cosi' osservato, nelle persone con grasso in profondita' al livello delle viscere, la presenza di tessuti cardiovascolari e degli organi interni "irrigiditi ed infiammati".

Nel sangue inoltre sono emersi livelli alti di fattori indicativi di una elevata infiammazione generale. Ai partecipanti e' stata assegnata una 'eta del cuore' individuale, che e' stata confrontata con la loro eta' reale. Il rapporto pubblicato sull' 'European heart journal 'ha concluso che gli individui con un invecchiamento delle funzioni cardiache precoce, avevano decisamente piu' adipe addominale nascosto.

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Negli uomini, la cosiddetta 'pancetta' e' risultata un fattore preciso per predire l'invecchiamento cardiaco. Nelle donne invece una figura 'a pera' e' risultata svolgere una funzione protettiva cosi come l'avere un buon livello di estrogeni prima della menopausa. L' autore della ricerca, Declan O'Regan, professore all' Imperial college di Londra ha inoltre precisato "che il Bmi - l'indice di massa corporea che calcola il rapporto tra peso e altezza - e' risultato ininfluente per il calcolo dell' eta' del cuore". "Cio' dimostra che e' ben piu' importante localizzare la posizione del grasso nel corpo che la sua quantita'", ha concluso.

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