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Locatelli: Non serve reintrodurre i divieti. In autunno vaccino a over 60

Infettivologia Redazione DottNet | 27/06/2022 18:07

Covid, oltre 24mila i contagi, 63 le vittime. Tasso sale al 24,5%

"A differenza degli scorsi due anni, siamo in una fase in cui è netto e consolidato l'incremento della circolazione virale, dovuto a due fattori. Abbiamo delle varianti con indici di contagiosità altissimi, a livello del morbillo, come Omicron Ba4 e Ba 5 che oggi rappresentano già abbondantemente più del 50% dei ceppi virali  identificati nel Paese. Il secondo fattore nasce dall'abbandono di gran parte delle misure non farmacologiche di contenimento". A tracciare il quadro è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e oncoematologo all'ospedale Bambino Gesù di Roma.

Intanto sono 24.747 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 48.456. Le vittime sono invece 63, in aumento rispetto alle 44 di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 100.959 tamponi con il tasso di positività al 24,5%, stabile rispetto al 24,3% di ieri. Sono invece 234 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 7 in più di ieri. Gli ingressi giornalieri sono 22. I ricoverati nei reparti ordinari sono 5.873, ovvero 341 in più di ieri. Gli attualmente positivi sono 738.851, quindi 5.411 in più nelle ultime 24 ore. In totale sono 18.259.261 gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 168.165. I dimessi e i guariti sono 17.352.245, con un incremento di 19.545.

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Secondo l'esperto, non sarà necessario reintrodurre alcuni obblighi, come quello di mascherine. "Ne sono profondamente convinto. Ora deve entrare in gioco la responsabilità individuale. Le mascherine vanno usate quando ci sono rischi di contagio", sottolinea.  In autunno partirà una nuova campagna vaccinale contro Covid-19. "La offrirei, oltre ai fragili, a chi ha dai 60 anni in su. Da quell'età c'è un maggiore rischio di sviluppare una malattia grave", spiega Locatelli. A proposito dell'obbligo sostiene che si tratta di "una pagina chiusa dal 15 di giugno. Sono al contrario molto fermo sul personale sanitario, che invece deve rispettare l'obbligo".

"È chiaro che grazie alle vaccinazioni, ma anche a una minor capacità di Omicron di infettare le cellule degli alveoli polmonari, le manifestazioni cliniche sono meno gravi - prosegue Locatelli - Non significa però che non ci possa essere un numero rilevante di ricoveri, che non a caso adesso sono saliti sopra i 5.000, oltre a un certo numero di morti. Siamo a più di 30 mila decessi dall'inizio dell'anno. Alla luce di questi dati e dell'elevata circolazione virale, ritengo che i contagiati debbano rimanere a casa. Stiamo attenti a non sottovalutare questa fase. Il virus può continuare a fare male", conclude.

L'impatto di Omicron "in termini di decessi e letti occupati è nettamente inferiore rispetto a quello della Delta, ma la circolazione è importante - ricorda Locatelli - interessa tutte le Regioni e tutte le fasce di età. Anche per questo è importante usare tutte le armi per prevenire le morti, cioè vaccini e farmaci antivirali, che ultimamente si usano di più".

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