Solo il 35% ritiene che si stia uscendo definitivamente dall'emergenza pandemia
Il 52,7% degli adolescenti tra i 13-19 anni guarda al proprio futuro definendosi "incerto" o "preoccupato". Colpa anche del Covid e della guerra. Solo il 35% ritiene che si stia uscendo definitivamente dall'emergenza pandemia, mentre il 63,6% teme future recrudescenze. Tra l'80 e il 90% dei giovani è preoccupato delle possibili conseguenze, dirette e indirette, che possono derivare dal conflitto Russia-Ucraina; oltre il 75% teme una terza guerra mondiale o un eventuale coinvolgimento diretto dell'Italia. È questo lo spaccato che emerge dall'edizione 2022 dell'indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti in Italia, realizzata dalla associazione no-profit Laboratorio Adolescenza e dall'Istituto di ricerca IARD su un campione rappresentativo di 5.600 studenti.
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
Chiusi il 9% in 10 anni. Fra il 2019 e il 2022, 11.000 clinici hanno scelto di lasciare le strutture pubbliche e l’esodo continua inesorabilmente
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications
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Non passa giorno senza che venga pubblicato uno studio scientifico sui danni che le microplastiche provocano a diversi organi e tessuti, oltre che all’ambiente
Rapporto Bes: indicatori in calo sul timore per la criminalità
Nel 2023 sono stati 4,5 milioni, pari al 7,6% della popolazione, erano il 7% nel 2022. I motivi: problemi economici, liste d'attesa e difficoltà di accesso
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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