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Proteggere il cuore mentre si combatte il tumore

Cardiologia Redazione DottNet | 01/09/2022 12:17

Giannattasio: Questa attenzione alla tematica cardioncologica è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni perchè si sono moltiplicate le molecole antitumorali che interagiscono con il sistema cardiovascolare

L’Ospedale Niguarda di Milano è uno dei punti di riferimento della cardioncologia a livello nazionale. L’attività clinica e di ricerca sarà affrontata dal 56° convegno nazionale di Cardiologia, promosso dalla fondazione De Gasperis, che si terrà dal 19 al 22 settembre al NH centro congressi di Milanofiori. «Questa attenzione alla tematica cardioncologica è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni - spiega la professoressa Cristina Giannattasio, Direttore del Niguarda Cardio Center - perchè si sono moltiplicate le molecole antitumorali che interagiscono con il sistema cardiovascolare, che va protetto». Qualche esempio: le antracicline riducono la capacità di contrazione del ventricolo sinistro e si rischia uno scompenso cardiaco; farmaci ANTI-VEGF sono utili nei tumori renali ma incrementano i valori pressori…«Dobbiamo agire calcolando molto bene il rischio cardiovascolare, acquisendo la storia clinica del malato ed effettuando esami ad hoc, fino a seguire il follow up della terapia e ciò sia allo scopo di proteggere il sistema cardiovascolare sia allo scopo di non dover interrompere il trattamento terapeutico oncologico» commenta la cardiologa che sta lavorando sugli anticoagulanti di nuova generazione che consentono di evitare il rischio di ictus anche nel paziente oncologico, il quale spesso ha un sistema coagulativo iperattivato.

Il Niguarda Cardio Center, sostenuto dalla fondazione De Gasperis, somma l’eccellenza nella diagnosi e terapia delle malattie del sistema cardiovascolare a quella del dipartimento oncoematologico del Niguarda ed è per questo che il grande ospedale metropolitano è sempre più spesso la meta del malato complesso di tipo cardioncologico. Ogni decisione diagnostico terapeutica viene condivisa con l'oncologo e l'ematologo, ed è sempre in coerenza con l'aspettativa di vita» assicura Giannattasio. Oggi il servizio ambulatoriale del Dipartimento cardiotoracovascolare visita 1500 pazienti all’anno e ormai il 20% dei malati di cuore ricoverati a Niguarda è affetto da almeno una neoplasia. 

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