Si tratta di pazienti con Covid, arrivati in ospedale per la cura di altre patologie e trovati incidentalmente positivi al virus attraverso il tampone pre-ricovero
Ancora un balzo dei ricoveri Covid: in una settimana il numero dei pazienti è salito del 37%. È quanto emerge dalla rilevazione dell'11 ottobre negli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso. L'incremento, in linea con quello del 39% registrato nella settimana precedente, è, tuttavia, quasi completamente relativo ai cosiddetti pazienti Con Covid, arrivati in ospedale per la cura di altre patologie e trovati incidentalmente positivi al virus attraverso il tampone pre-ricovero. Per quanto riguarda i pazienti pediatrici si registra in sette giorni un calo del 38% di minorenni ricoverati con infezione da Sars-Cov-2.
Rispetto al report del 4 ottobre, rileva Fiaso, la quota di pazienti ricoverati Con Covid è cresciuta del 64% mentre l'incremento dei ricoverati Per Covid, ovvero coloro che hanno sviluppato sindromi respiratorie e polmonari, è stato appena del 6%. Si assiste, dunque, a un aumento netto dei posti letto occupati nei reparti Covid ordinari pari al 38,9% mentre le terapie intensive registrano un lieve scostamento di soli tre pazienti in più rispetto alla settimana precedente.
Guardando alla distribuzione geografica, la curva sale al Nord del 45%, al Centro l'aumento è del 57% mentre al Sud e nelle isole la crescita dei ricoverati continua a essere inferiore rispetto al resto del Paese (+5,5%). I dati dei pazienti ricoverati in rianimazione confermano l'utilità della vaccinazione nella protezione dalle forme gravi della malattia e la necessità di procedere con la quarta dose per anziani e fragili - sottolinea Fiaso - Nelle terapie intensive degli ospedali sentinella permane una quota pari al 20% di pazienti no vax. L'età media dei non vaccinati si è abbassata a 59 anni e va sottolineato come il 100% di coloro che non ha effettuato il vaccino e si trova ricoverato in rianimazione è affetto da patologie pregresse. I pazienti vaccinati, invece, che hanno un'età media molto più alta pari a 70 anni, nel 93% dei casi hanno altre patologie ma tutti coloro che sono arrivati in terapia intensiva risultano essere sprovvisti della copertura vaccinale della quarta dose.
"La co-circolazione del Covid19 e dell'influenza stagionale potrebbero mettere a rischio i più vulnerabili e i nostri sistemi sanitari questo inverno - scrive in un tweet la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides -. Insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), incoraggiamo tutti a farsi avanti per la vaccinazione contro entrambi i virus". "I vaccini salvano le vite", aggiunge.
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