Canali Minisiti ECM

Ammon (Ecdc), la resistenza agli antibiotici è un'epidemia silenziosa

Infettivologia Redazione DottNet | 17/11/2022 12:45

Secondo le stime presentate in un nuovo rapporto pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), più di 35.000 persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antimicrobici

Secondo le stime presentate in un nuovo rapporto pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), più di 35.000 persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antimicrobici nei Paesi della dell'UE/SEE. Il numero stimato di decessi nel rapporto prende in esame gli anni 2016-2020 e mostra un aumento rispetto alle stime precedenti. L'impatto sulla salute della resistenza antimicrobica (AMR), sottolinea l’Ecdc, è paragonabile a quello dell'influenza, della tubercolosi e dell'HIV/AIDS messi insieme.

"Vediamo aumenti preoccupanti nel numero di decessi attribuibili a infezioni da batteri resistenti agli antimicrobici, in particolare quelli che sono resistenti al trattamento antimicrobico di ultima linea", ha affermato Andrea Ammon, direttore dell'ECDC.

“Ogni giorno – ha aggiunto - quasi 100 persone muoiono a causa di queste infezioni nell'UE/SEE. Per questo sono necessari ulteriori sforzi per continuare a ridurre l'uso non necessario di antimicrobici, migliorare le pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, progettare e attuare programmi di gestione antimicrobica e garantire un'adeguata capacità microbiologica a livello nazionale". Nel complesso, i dati più recenti mostrano tendenze in aumento significativo nel numero di infezioni e decessi attribuibili per quasi tutte le combinazioni di batterio-antibiotico-resistenza, soprattutto in ambito sanitario.

Nel 2021, il numero di casi segnalati di specie Acinetobacter resistenti a diversi gruppi antimicrobici è stato più del doppio (+121%) rispetto alla media del periodo 2018-2019. Un altro esempio è la percentuale di casi di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi – un antibiotico spesso utilizzato come ultima risorsa – di cui si è registrato un aumento del 31% nel 2020 e un ulteriore aumento del 20% nel 2021. Si tratta di agenti patogeni difficilmente sradicabili una volta insediatisi nelle strutture sanitarie. Inoltre, il numero di casi segnalati di Candida auris è quasi raddoppiato tra il 2020 e il 2021 ed è stato notevolmente superiore rispetto agli anni precedenti. Candida auris, lo ricordiamo, è un patogeno fungino che causa focolai di infezioni invasive associate all'assistenza sanitaria e può essere resistente a più agenti antifungini.

Nel 2021, il consumo totale medio (farmacia e ospedale) di antibatterici per uso sistemico (gruppo ATC J01) nell'UE/SEE era di 16,4 dosi medie assunte giornalmente (DDD) per 1.000 abitanti, lo stesso del 2020. Il consumo variava da 8,3 nei Paesi Bassi a 25,7 in Romania.
In Italia il consumo totale di antibatterici per uso sistemico è stato nel 2021 di 17,5 DDD. Il rapporto segnala che nell'UE/SEE durante il periodo 2012-2021 è stata comunque osservata una diminuzione del 23% del consumo totale di antimicrobici negli esseri umani, nei settori delle cure primarie e ospedaliero combinati.

Ma, osserva l’Ecdc, anche se questo è un buon risultato va detto che c'è stato contemporaneamente un aumento della percentuale di antibiotici "ad ampio spettro" utilizzati, in particolare negli ospedali. Tra il 2012 e il 2021 negli ospedali il loro consumo è aumentato mediamente del 15%, con punte del 34% per il consumo di carbapenemi e del 34% per la quota di antibiotici “di riserva”, cioè di antibiotici da riservare al trattamento di sospette o confermate infezioni da polifarmaci che sono più che raddoppiate nello stesso lasso di tempo. Le percentuali di AMR riportate variavano ampiamente tra i paesi per diverse combinazioni di specie batteriche e gruppi antimicrobici. In generale, le percentuali più basse di resistenza antimicrobica sono state segnalate dai paesi del nord Europa e le più alte dai paesi del sud e dell'est dell'Europa.

Commenti

I Correlati

Di Rosa, Presidente della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) sottolinea la necessità di attuare investimenti strutturali e il rafforzamento dei Sistemi sanitari

L'azienda è pronta per continuare "a valutare e promuovere programmi promettenti, al fine di offrire ai pazienti nuovi farmaci innovativi"

E' approvato da Aifa e prescrivibile con piano terapeutico, il primo trattamento orale (ritlecitinib) per l'Alopecia Areata severa negli adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni

Gli esperti: Lotta a virus troppo lenta, rendere più accessibili strumenti prevenzione

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti