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Aifa, risalgono le prescrizioni di pillole antivirali contro il Covid

Aifa Redazione DottNet | 24/11/2022 16:53

In 7 giorni +11% per molnupiravir e +9% per Paxlovid

Tornano ad aumentare le prescrizioni di pillole antivirali anti-Covid in Italia. Secondo il 23esimo rapporto dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sull'impiego di questi medicinali somministrabili a domicilio, nel periodo dal 10 al 16 novembre le richieste di farmaco per molnupiravir (Lagevrio*) di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) sono cresciute dell'11,5% e quelle per Paxlovid* (nirmatrelvir-ritonavir) di Pfizer del 9,4%. Complessivamente, salgono a 139.739 i pazienti Covid curati a casa con molnupiravir e Paxlovid: finora i trattamenti avviati per Lagevrio sono stati 52.491 e quelli avviati per Paxlovid 87.248, di cui 54.429 attraverso la distribuzione per conto (Dpc) in farmacia, una voce quest'ultima che in 2 settimane è aumentata dell'8,6% circa. Considerando i dati al 15 novembre, si rileva rispetto all'ultimo rapporto un aumento del 6,8% per i trattamenti avviati con Paxlovid e del 3,8% per Lagevrio.

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Finora Lagevrio è stato prescritto in un totale di 313 strutture, Paxlovid in 325. Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola di Merck dall'apertura del monitoraggio è quello del Lazio (6.740), mentre per Paxlovid in testa c'è la Lombardia (10.968). Per quanto riguarda infine l'antivirale remdesivir, le voci sono due, entrambe in crescita: risultano in totale 24.046 pazienti non ospedalizzati per i quali è stato avviato un trattamento con questa molecola (+6,2% rispetto all'ultimo monitoraggio di 2 settimane fa) e 105.734 pazienti ricoverati in ospedale trattati col medicinale (+1,3%). Stringendo il focus agli ultimi 7 giorni monitorati (9-15 novembre), per remdesivir si osserva un aumento del 35,7% per i non ospedalizzati e del 10,2% per i ricoverati.

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