“La legge di bilancio 2023 riduce lo stanziamento della spesa sanitaria mettendo a rischio la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale ed il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini"
“La legge di bilancio 2023 riduce lo stanziamento della spesa sanitaria mettendo a rischio la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale ed il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini. Per queste ragioni esprimiamo pieno sostegno alla manifestazione programmata dall’Intersindacale dei medici, veterinari e dirigenti sanitari per il 15 dicembre 2022 alle ore 14.00 a Roma, in Piazza SS. Apostoli”. Cosi in una nota congiunta SMI, SIMET e FP CGIL Medici di Medicina Generale. “La legge di bilancio 2023 e il documento programmatico, di fatto sanciscono il definanziamento del SSN: è previsto un crollo del fondo sanitario nazionale che passerà dall'attuale 7.1% al 6.1% rispetto Pil, a fronte della spesa media in sanità degli altri paesi europei più alta di 2 punti. Stiamo pericolosamente tornando ai livelli pre-pandemici, rimanendo al di sotto della media europea, anche contro le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Solo il 42% dei cittadini ha espresso il consenso alla consultazione dei propri dati, con divari abissali e percentuali irrisorie nel Mezzogiorno
Dal potenziamento dell’assistenza domiciliare alla pubblicazione obbligatoria dei tempi d’attesa per visite ed esami, fino a nuove regole per la libera professione dei medici e l’accesso ai farmaci innovativi
Lo sbilanciamento incentiva i cosiddetti “viaggi della speranza”, lo spostamento cioè di centinaia di migliaia di pazienti. Ma ora il ministero della Salute vuole correre ai ripari
Inviato il documento alla Conferenza Stato-Regioni. Focus sui teenager. "Molti rinunciano alle cure"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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