Canali Minisiti ECM

La dieta mediterranea protegge dal rischio gestosi in gravidanza

Nutrizione Redazione DottNet | 23/12/2022 16:39

Lo evidenzia uno studio del Cedars-Sinai Medical Center, pubblicato su JAMA Network Open. Le donne incluse nello studio sono state 7.798

La dieta mediterranea è legata a un minor rischio di preeclampsia o gestosi. Lo evidenzia uno studio del Cedars-Sinai Medical Center, pubblicato su JAMA Network Open. Le donne incluse nello studio sono state 7.798. In particolare, a quelle in attesa del primo figlio è stato chiesto di completare un questionario semi-quantitativo durante la visita iniziale nello studio ginecologico, avvenuta nel primo trimestre.  Il questionario si è concentrato sulle abitudini alimentari delle donne durante i tre mesi precedenti e ha chiesto alle partecipanti di riferire sul loro consumo di cibi e bevande, in modo da poter attribuire un punteggio in base all'aderenza alla dieta mediterranea.

  È emerso che al netto di fattori come l'obesità, che riguardavano il 20% di coloro che erano state arruolate nella ricerca perlomeno nelle fasi iniziali, un punteggio elevato in termini di aderenza alla dieta mediterranea era correlato a una probabilità inferiore del 21% di avere un esito negativo della gravidanza, nonché a un rischio inferiore del 28% e del 37% di sviluppare preeclampsia e diabete gestazionale.
  "Abbiamo anche esaminato i singoli componenti della dieta mediterranea-specifica la dottoressa Natalie Bello, autrice senior della ricerca - e abbiamo scoperto che una maggiore assunzione di verdure, legumi e pesce era correlata a un minor rischio associato di un esito avverso della gravidanza".

Commenti

I Correlati

Il “modello siciliano” può essere facilmente replicabile su scala nazionale basandosi su di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica all’insegna dei “valori” della Dieta Mediterranea

Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi

Gli effetti positivi da un regime ricco di verdure, fibre e cibi fermentati: la ricerca condotta in Tanzania con partner internazionali di Bonn e Firenze

Uno studio ha evidenziato benefici con la diminuzione dell'apporto calorico a circa 500 kcal al giorno per tre volte la settimana e un'alimentazione normale nel resto dei giorni

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Più letti