Le variazioni verranno rese note ai pensionati interessati tramite pubblicazione di una apposita nota in calce al cedolino consultabile nell’Area Riservata del sito
Non si ferma l’attività amministrativa dell’Enpam. Ci sono infatti numerose operazioni che sono state eseguite sulle pensioni in pagamento a gennaio 2023, che vengono erogate con valuta 2 gennaio.
Indennità una tantum 150 euro art. 19 D.L. 144/2022
Il Casellario Centrale dei pensionati gestito dall’Inps ha trasmesso il 30 novembre scorso un nuovo flusso di beneficiari del bonus energia di 150 euro, che la generalità degli aventi diritto aveva già percepito con la pensione di novembre. Questo invio comprendeva altre 4.027 posizioni di cui:
Casellario Centrale dei pensionati, gestito dall’INPS
Su 1.822 nuove posizioni pensionistiche è stata applicata dall’ENPAM la nuova ritenuta Irpef sulla base dei dati trasmessi dal Casellario. Per 1.339 posizioni, l’imposta annua è stata rideterminata dall’Ente, in veste di sostituto d'imposta, sulla base del nuovo imponibile complessivo pensionistico dell'anno 2023; agli altri ci si è limitati ad applicare il conguaglio (positivo o negativo) riferito all’anno 2022, attivando per il 2023 l’aliquota indicata dal Casellario.
Modelli 730/4 – incapienza pensione di dicembre
112 sono state le raccomandate elaborate dall’ENPAM nei confronti dei pensionati a cui non è stato possibile trattenere interamente le voci contabili contenute nei modelli 730/4 (cioè il debito fiscale risultante dalla denuncia dei redditi) per insufficienza del netto pensionistico. Le raccomandate ENPAM contengono un prospetto contabile in cui sono esposti gli importi ancora dovuti, che il contribuente dovrà versare direttamente al Fisco entro il mese di gennaio 2023, secondo le modalità previste per i versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche. Le Raccomandate verranno trasmesse a breve dalla ditta preposta all’attività di postalizzazione e saranno comunque consultabili dagli interessati nell’Area Riservata del sito.
Addizionali all’Irpef
Con la pensione in pagamento nel mese di gennaio 2023, l’Enpam, in veste di sostituto d’imposta, ha iniziato le trattenute del saldo dell’addizionale comunale e dell’addizionale regionale all’IRPEF, applicando le aliquote deliberate dai comuni e dalle regioni di riferimento ai redditi da pensione percepiti nell’anno 2022. Le trattenute verranno distribuite in 11 rate mensili da gennaio a novembre 2023.
Integrazione al minimo
Per le pensioni integrate al trattamento minimo Inps (n.637 casi), nel mese di gennaio 2023, l’ENPAM ha provveduto ad effettuare l’operazione di conguaglio riconoscendo l’importo spettante a titolo di rivalutazione ISTAT dell’anno 2022 per i mesi da gennaio a settembre 2022. Infatti, nelle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, la Fondazione Enpam ha già corrisposto l'anticipazione prevista dall'art. 21 del D.L. 9-8-2022 n. 115. Pertanto, con il mese di gennaio, l’importo lordo delle pensioni integrate al minimo è passato da € 568,04 ad € 610,72; è venuta meno la voce di € 15,03 aggiuntivi che anticipava l’indicizzazione del 2023 ed è stata sostituita, solo per questo mese, dalla voce di conguaglio di € 10,40. Ulteriori aumenti dovrebbero essere liquidati, verosimilmente a partire da febbraio, sulle pensioni degli integrati al minimo con più di 75 anni di età, alla luce delle altre modifiche normative apportate dalla legge di bilancio per il 2023. Le variazioni sopra illustrate verranno rese note ai pensionati interessati tramite pubblicazione di una apposita nota in calce al cedolino consultabile nell’Area Riservata del sito ovvero inviato in forma cartacea ai non iscritti.
I sussidi, che possono arrivare fino a 8mila euro a figlio, servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati, o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare, nel caso di affidamenti e adozioni
L’Inps, con la circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, fornisce delle indicazioni proprio in merito al riconoscimento della tutela previdenziale della malattia ai lavoratori titolari di un trattamento pensionistico che avviano un nuovo rapporto di lavoro
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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