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Enpam: le operazioni sulle pensioni in pagamento a gennaio

Previdenza Redazione DottNet | 05/01/2023 08:48

Le variazioni verranno rese note ai pensionati interessati tramite pubblicazione di una apposita nota in calce al cedolino consultabile nell’Area Riservata del sito

Non si ferma l’attività amministrativa dell’Enpam. Ci sono infatti numerose operazioni che sono state eseguite sulle pensioni in pagamento a gennaio 2023, che vengono erogate con valuta 2 gennaio.

Indennità una tantum 150 euro art. 19 D.L. 144/2022

Il Casellario Centrale dei pensionati gestito dall’Inps ha trasmesso il 30 novembre scorso un nuovo flusso di beneficiari del bonus energia di 150 euro, che la generalità degli aventi diritto aveva già percepito con la pensione di novembre. Questo invio comprendeva altre 4.027 posizioni di cui:

    • 1.092 nuove posizioni a cui viene corrisposto il Bonus 150 euro con il mese di gennaio 2023;
    • 2.935 posizioni sono state invece escluse per il superamento del limite reddituale di 20.000 euro lordi annui 2021 (al netto dei contributi previdenziali) ed in caso di residenza all’estero. L'ENPAM ha effettuato l'accertamento dei requisiti reddituali sulla base dei dati in proprio possesso al momento dell'erogazione ricostruendo il reddito complessivo sulla base dei versamenti contributivi effettuati dagli interessati nelle diverse gestioni previdenziali dell’Ente. La Fondazione si riserva ovviamente di recuperare anche i bonus già erogati qualora, in un momento successivo, venga in possesso di dati che confermino il venir meno dei requisiti prescritti.

Casellario Centrale dei pensionati, gestito dall’INPS

Su 1.822 nuove posizioni pensionistiche è stata applicata dall’ENPAM la nuova ritenuta Irpef sulla base dei dati trasmessi dal Casellario. Per 1.339 posizioni, l’imposta annua è stata rideterminata dall’Ente, in veste di sostituto d'imposta, sulla base del nuovo imponibile complessivo pensionistico dell'anno 2023; agli altri ci si è limitati ad applicare il conguaglio (positivo o negativo) riferito all’anno 2022, attivando per il 2023 l’aliquota indicata dal Casellario.

Modelli 730/4 – incapienza pensione di dicembre

112 sono state le raccomandate elaborate dall’ENPAM nei confronti dei pensionati a cui non è stato possibile trattenere interamente le voci contabili contenute nei modelli 730/4 (cioè il debito fiscale risultante dalla denuncia dei redditi) per insufficienza del netto pensionistico. Le raccomandate ENPAM contengono un prospetto contabile in cui sono esposti gli importi ancora dovuti, che il contribuente dovrà versare direttamente al Fisco entro il mese di gennaio 2023, secondo le modalità previste per i versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche. Le Raccomandate verranno trasmesse a breve dalla ditta preposta all’attività di postalizzazione e saranno comunque consultabili dagli interessati nell’Area Riservata del sito.

Addizionali all’Irpef

Con la pensione in pagamento nel mese di gennaio 2023, l’Enpam, in veste di sostituto d’imposta, ha iniziato le trattenute del saldo dell’addizionale comunale e dell’addizionale regionale all’IRPEF, applicando le aliquote deliberate dai comuni e dalle regioni di riferimento ai redditi da pensione percepiti nell’anno 2022. Le trattenute verranno distribuite in 11 rate mensili da gennaio a novembre 2023.

Integrazione al minimo

Per le pensioni integrate al trattamento minimo Inps (n.637 casi), nel mese di gennaio 2023, l’ENPAM ha provveduto ad effettuare l’operazione di conguaglio riconoscendo l’importo spettante a titolo di rivalutazione ISTAT dell’anno 2022 per i mesi da gennaio a settembre 2022. Infatti, nelle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, la Fondazione Enpam ha già corrisposto l'anticipazione prevista dall'art. 21 del D.L. 9-8-2022 n. 115. Pertanto, con il mese di gennaio, l’importo lordo delle pensioni integrate al minimo è passato da € 568,04 ad € 610,72; è venuta meno la voce di € 15,03 aggiuntivi che anticipava l’indicizzazione del 2023 ed è stata sostituita, solo per questo mese, dalla voce di conguaglio di € 10,40. Ulteriori aumenti dovrebbero essere liquidati, verosimilmente a partire da febbraio, sulle pensioni degli integrati al minimo con più di 75 anni di età, alla luce delle altre modifiche normative apportate dalla legge di bilancio per il 2023. Le variazioni sopra illustrate verranno rese note ai pensionati interessati tramite pubblicazione di una apposita nota in calce al cedolino consultabile nell’Area Riservata del sito ovvero inviato in forma cartacea ai non iscritti.

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