Occorre fare un versamento volontario di un’aliquota contributiva aggiuntiva compresa tra l’1 e il 5 per cento
Occorre fare un versamento volontario di un’aliquota contributiva aggiuntiva compresa tra l’1 e il 5 per cento
Con l’aliquota modulare in una sola mossa si può aumentare la pensione. Lo riporta il sito dell'Enpam. La possibilità di fare crescere l’importo dell’assegno di pensione è aperta ai medici di Medicina generale, ai pediatri di libera scelta e agli specialisti esterni. Per farlo è necessario fare un versamento volontario di un’aliquota contributiva aggiuntiva compresa tra l’1 e il 5 per cento. In questo modo, versando più contributi e incrementando i propri risparmi previdenziali, aumenta la propria pensione futura. Inoltre, sugli importo versati è possibile beneficiare dei vantaggi fiscali della deducibilità.
DOMANDA ENTRO IL 31 GENNAIO
Per l’aliquota modulare bisogna fare domanda entro il 31 gennaio inviando un modulo alla propria Asl. La stessa scadenza è valida per coloro che hanno aderito negli anni scorsi e intendono ora modificare la misura dell’incremento scelto. Chi invece ha già presentato domanda in passato e non ha intenzione di modificare l’aliquota, non deve fare niente.
CHI PUÒ ADERIRE
Come accennato, la possibilità dei versamenti aggiuntivi per aumentare la pensione riguarda i medici dell’assistenza primaria, della continuità assistenziale, dell’emergenza sanitaria territoriale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti esterni accreditati ad personam.
ALTRI MODI PER AUMENTARE LA PENSIONE
Per i camici bianchi che non possono usufruire dell’aliquota modulare sono a disposizione altre soluzioni per migliorare la propria posizione previdenziale e aumentare l’assegno di pensione Enpam. Il riscatto, ad esempio, consente di far valere ai fini della pensione i periodi che non sono coperti da contribuzione, garantendo un aumento dell’anzianità contributiva e un incremento dell’assegno di pensione in cambio del versamento di una cifra interamente deducibile. L’allineamento (o riscatto di allineamento) permette invece di allineare i contributi già pagati a una contribuzione più alta versata nei periodi in cui si è lavorato di più e quindi il reddit o è stato maggiore, ottenendo un incremento dell’importo della pensione, ma non dell’anzianità contributiva. Per tutti, inoltre, c’è la possibilità di crearsi una pensione complementare aderendo a FondoSanità, il fondo riservato agli operatori del settore sanitario, che consente una deducibilità delle somme fino a oltre cinquemila euro.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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