Schembri (Fimmg): "Occorrono serie politiche di investimento sui giovani in primo luogo attraverso la riforma del corso di formazione specifica e la formazione lavoro"
Sono diversi gli emendamenti al Milleproroghe che confermano la possibilità di esercitare attività di medicina generale anche durante il corso di formazione. "Bene gli emendamenti che puntano a risolvere una volta per tutte l'incompatibilità tra corso di formazione in medicina generale e attività in convenzione e che ribadiscono il riconoscimento della formazione-lavoro anche per gli incarichi di sostituzione e provvisori – dichiara Erika Schembri, Segretaria Nazionale di FIMMG Formazione - ma non saranno altro che fugaci rattoppi in un sistema pieno di buchi se, nel frattempo, non si attueranno serie politiche di investimento sui giovani in primo luogo attraverso la riforma del corso di formazione specifica e la formazione lavoro, che chiediamo da anni e di cui la politica finge di discutere senza un vero progetto che non vada oltre a deroghe emergenziali.
Già dall'università gli studenti devono vivere il territorio e non solo l'ospedale, per poter essere incuriositi dalla medicina generale come possibile percorso professionale.
Tre anni fa, allo scoppio della pandemia, più di 10.000 giovani medici non hanno esitato a scendere in campo per il territorio. Oggi più di 6000 medici in formazione specifica in medicina generale hanno un incarico convenzionale come medici di famiglia, medici di Continuità Assistenziale, medici del 118, medicina penitenziaria e medici dei servizi territoriali. Eppure, la politica continua a ignorarli. Siamo al lumicino, accettiamo tutte le toppe possibili, ma non accetteremo che la politica continui ad ignorare i giovani."
"La normativa imporrà alle aziende del farmaco nuovi obblighi ancora più stingenti a cui adeguarsi, impedendo così un uso improprio e non trasparente delle informazioni sensibili"
“Non sarà più possibile avere delle visioni individuali o interessi particolari e tutto a livello nazionale dovrà essere allineato e interconnesso"
Solo il 42% dei cittadini ha espresso il consenso alla consultazione dei propri dati, con divari abissali e percentuali irrisorie nel Mezzogiorno
Dal potenziamento dell’assistenza domiciliare alla pubblicazione obbligatoria dei tempi d’attesa per visite ed esami, fino a nuove regole per la libera professione dei medici e l’accesso ai farmaci innovativi
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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