Canali Minisiti ECM

Caffè: dallo sport alla concentrazione, 6 dietisti europei su 10 riconoscono alla bevanda numerosi benefici

Nutrizione Redazione DottNet | 31/01/2023 14:02

Quasi due terzi (62%) dei dietisti europei ritengono che il caffè apporti chiari benefici al nostro benessere, 8 su 10 concorda sul fatto che un'assunzione regolare e moderata può migliorare la vigilanza e circa 7 su 10 associano la bevanda a un migl

Quasi due terzi (62%) dei dietisti europei ritengono che il caffè apporti chiari benefici al nostro benessere, 8 su 10 concorda sul fatto che un'assunzione regolare e moderata può migliorare la vigilanza e circa 7 su 10 associano la bevanda a un miglioramento delle prestazioni sportive complessive

Quando si vuole intraprendere uno specifico percorso alimentare ed essere guidati nel prendere scelte di vita sane, è il dietista la figura alla quale dobbiamo rivolgerci. In accordo col medico, il dietista si occupa infatti di organizzare e coordinare le scelte alimentari, valutando i bisogni nutrizionali individuali, elaborando piani alimentari, studiando e analizzando la composizione di alimenti che possano rispondere ad esigenze specifiche. 

In questo quadro, si inserisce anche il ruolo del caffè. Secondo un recentissimo sondaggio della European Federation of Associations of Dieticians (EFAD), realizzato in collaborazione con l’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC), quasi i due terzi dei dietisti europei ritengono che bere caffè con moderazione apporti benefici al nostro organismo. Una convinzione supportata dalla scienza, che negli anni ha confermato il ruolo del caffè come prezioso alleato del nostro benessere, dalla digestione [iii] alla salute cardiovascolare[iv], dalla concentrazione [v] all’attività sportiva[vi]. La ricerca europea, inoltre, ha recentemente trovato un’associazione significativa tra consumo di caffè e inferiore rischio di mortalità per differenti cause[vii]. 

pubblicità

Il sondaggio di EFAD, che ha coinvolto 585 Dietisti di 26 Paesi, ha dunque rivelato che gli intervistati riconoscono alla bevanda: 

    • un'associazione positiva con aspetti sulle prestazioni mentali e fisiche (62%)
    • miglioramento della vigilanza (86%)
    • miglioramento dell'umore (61%)
    • miglioramento delle prestazioni sportive complessive (67%), soprattutto prima di fare esercizio (51%).

Ancora da indagare le associazioni tra l'assunzione di caffè e le principali malattie non trasmissibili, confermate da circa il 30% dei dietisti.

 "Questa indagine ha aiutato a far luce sui benefici del caffè, sottolineando inoltre come questa bevanda continui ad essere la preferita dalle persone che si rivolgono ai dietisti" afferma Wineke Remijnse, Executive Director di EFAD. "Condividere e discutere la ricerca scientifica sul ruolo del caffè sulla salute può essere prezioso per supportare ulteriormente i dietisti nella loro pratica quotidiana".

Ma quanto caffè consumano i pazienti dei dietisti?  Secondo gli intervistati, la maggior parte dei propri pazienti consumano caffè regolarmente, dalle 3 alle 5 tazze al giorno. Assunzioni che sono in linea con il parere scientifico dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che afferma che 400mg di caffeina al giorno (circa 3-5 tazze di caffè, appunto) sia la dose corretta per la maggior parte degli individui[viii].

"I risultati del sondaggio indagano per la prima volta sul parere dei Dietisti nei confronti della bevanda e del suo ruolo nell’alimentazione quotidiana a livello così ampio – afferma Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè e ci confermano che il caffè è una bevanda dalle numerose virtù, come già la scienza ci indica. E sono anche le sue mille sfaccettature e i suoi sapori che ci spingono ad amarla così tanto: è energia, ma anche relax, è tradizione e storia, ma anche modernità e innovazione continua. E non per ultimo, è un importante alleato per il nostro benessere".

BIBLIOGRAFIA

[ii] European dietitians perspectives on coffee consumption, European Federation of the Associations of Dietitians (EFAD) member’s survey into current awareness and attitudes on coffee and health

[iii] Boekema P.J. et al. (1999) Coffee and gastrointestinal function: facts and fiction. Scand J Gastroenterol, 99:35-9.

[iv] C Borghi & A Bragagni, 2022. New evidence on coffee consumption, hypertension and cardiovascular diseases, G Ital Cardiol (Rome), Volume 23 (5).

[v] EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA) (2011) Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to caffeine and increased fat oxidation leading to a reduction in body fat mass (ID 735, 1484), increased energy expenditure leading to a reduction in body weight (ID 1487), increased alertness (ID 736, 1101, 1187, 1485, 1491, 2063, 2103) and increased attention (ID 736, 1485, 1491, 2375) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/20061.EFSA Journal, 9(4):2054.

[vi] Grgic J. et al. (2020) Wake up and smell the coffee: caffeine supplementation and exercise performance-an umbrella review of 21 published meta-analyses. Br J Sports Med, 54(11):681-688.

[vii] Gunter M.J. et al. (2017) Coffee drinking and mortality in 10 European countries, Ann Int Med. 167(4):236-47.

[viii] European Food Safety Authority (EFSA) Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA). (2015). Scientific opinion on the safety of caffeine. EFSA Journal. 13(5):4102.

Commenti

I Correlati

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

Non passa giorno senza che venga pubblicato uno studio scientifico sui danni che le microplastiche provocano a diversi organi e tessuti, oltre che all’ambiente

Sono 12 i Centri italiani dello Studio multicentrico randomizzato Breakfast 2, che coinvolgerà circa 150 donne con tumore al seno triplo negativo candidate a terapia chemio-immunoterapica. Di queste, la metà seguirà un programma nutrizionale che prev

"Inadatte per bimbi e anziani. Per ripensarle serve alleanza multidisciplinare"

Ti potrebbero interessare

La scienza si sta interrogando se esista un'alimentazione particolare che permetta di prevenire l'insorgenza della malattia

Gli stili di vita al centro della seconda edizione del Festival dei 5 colori, dal 15 al 19 maggio a Napoli

Calandra (FNO TSRM e PSTRP): Dietisti fondamentali per affrontare le sfide future legate alla salute e alla nutrizione

"Si tratta di una reale emergenza sociale e sanitaria in cui il rapporto con il cibo, con il peso e con l’immagine corporea sono la punta dell’iceberg di un fenomeno le cui cause derivano da una molteplicità di fattori sociali, psicologici e biologic

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8