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Esperto, telemedicina è la chiave per affrontare l'emergenza caldo

Medicina Interna Redazione DottNet | 01/07/2025 11:47

Starace (Cnel), Pronto soccorso sono già sotto pressione. Si sposti l'assistenza a casa del paziente riducendo i rischi

L'Italia è nella morsa di un'ondata di calore eccezionale, con temperature che superano i 40°C in diverse città del Sud e delle Isole, ma con picchi elevati anche al Centro-Nord. Questa canicola sta mettendo a dura prova i pronto soccorso degli ospedali con un aumento di accessi. In questo scenario critico, "l'importanza di un sistema di telemedicina efficiente e capillare emerge come la soluzione più promettente per decongestionare le strutture sanitarie e garantire assistenza". Lo afferma afferma Riccardo Starace, esperto del gruppo di lavoro del Cnel che in accordo con il Ministero della Salute sta elaborando le linee guida per le nuove professioni sanitarie nei moderni sistemi socio economici, per la digilitalizzazione e per l' intelligenza artificiale applicata ai sistemi sanitari.   "La telemedicina non è più una visione futuristica, ma una necessità impellente, specialmente in momenti di crisi come le attuali ondate di calore.

Ci permette di spostare l'assistenza dal pronto soccorso affollato alla casa del paziente, garantendo continuità di cura e riducendo rischi inutili. Questo approccio - rileva Starace - non solo ridurrebbe il sovraffollamento delle strutture ospedaliere, alleggerendo il carico su medici e infermieri già stremati, ma garantirebbe anche una maggiore comodità e sicurezza per i pazienti più fragili, proteggendoli da un'esposizione inutile al caldo e ai rischi di contagio. Il telemonitoraggio di parametri vitali, poi, consentirebbe di intervenire prima che la situazione precipiti, prevenendo l'acutizzazione di situazioni che, se trascurate, porterebbero inevitabilmente all'ospedalizzazione".

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Secondo l'esperto, "abbiamo gli strumenti e le competenze per fare della telemedicina un pilastro della nostra sanità, ma dobbiamo accelerare sull'integrazione e la formazione. È fondamentale superare le barriere digitali e culturali per assicurare che nessuno, soprattutto gli anziani e le fasce più deboli, sia lasciato indietro". Attualmente, i servizi di telemedicina in Italia includono televisite e teleconsulti, che permettono ai pazienti di consultare medici e specialisti a distanza; il telemonitoraggio, utile per la gestione di pazienti cronici o fragili tramite dispositivi che trasmettono dati; la telerefertazione per la trasmissione di esiti di esami, e la prescrizione elettronica. Tuttavia, permangono delle sfide. "Le infrastrutture tecnologiche non sono ancora uniformi su tutto il territorio nazionale, e la formazione del personale sanitario e la sensibilizzazione dei cittadini sono fondamentali per una piena adozione". I soggetti più vulnerabili al caldo, ricorda Starace, "sono prevalentemente gli anziani, i pazienti pluripatologici e quelli oncologici. Nonostante ciò, anche i giovani e le persone in apparente buona salute devono prestare la massima attenzione, poiché le temperature estreme possono causare malori improvvisi in chiunque".
  

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