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Studio finlandese trentennale dimostra che il deterioramento fisico e mentale inizia a 36 anni

Medicina Interna Redazione DottNet | 19/05/2025 19:51

I ricercatori hanno identificato pattern specifici di come le diverse abitudini influenzino la nostra salute

Uno studio finlandese ha seguito per oltre 30 anni alcune centinaia di persone nate nel 1959 nella città di Jyväskylä. E quello che ha scoperto fa riflettere: non serve aspettare i capelli grigi per vedere i primi segni del deterioramento. Già a 36 anni, le nostre scelte di vita lasciano le prime tracce misurabili sulla salute.  I ricercatori dell'Università di Scienze Applicate di Laurea hanno monitorato i partecipanti dai 27 ai 61 anni, raccogliendo dati attraverso questionari ed esami medici a intervalli regolari.

 Gli scienziati hanno osservato non solo la salute fisica ma anche quella mentale, provando a tracciare un quadro completo del benessere. "Le malattie non trasmissibili, come le malattie cardiache e il cancro, causano quasi tre quarti dei decessi in tutto il mondo" spiega Tiia Kekäläinen, autrice principale dello studio pubblicato su Annals of Medicine. "Tuttavia, conducendo uno stile di vita sano, è possibile ridurre il rischio di sviluppare queste malattie e le probabilità di morire prematuramente". 

Lo studio ha posto l'attenzione su tre comportamenti critici:

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  • il fumo
  • il consumo eccessivo di alcol (oltre 875 unità annue per le donne e 1.250 per gli uomini)
  • l'attività fisica praticata meno di una volta alla settimana 

La scoperta è stata che quando questi tre fattori coesistono, il benessere viene compromesso in modo tangibile. I sintomi depressivi aumentano di 0,1 punti, il rischio metabolico cresce di 0,53, il benessere psicologico cala di 0,1 punti e la percezione della propria salute diminuisce di 0,45 punti. Numeri che acquistano più peso se queste abitudini persistono nel tempo: il rischio metabolico arriva a salire fino a 1,49 punti e i sintomi depressivi crescono di 0,38 punti.

I ricercatori hanno anche identificato pattern specifici di come le diverse abitudini influenzino la nostra salute. "La mancanza di esercizio fisico è stata particolarmente associata a una cattiva salute fisica, il fumo a una cattiva salute mentale e il consumo eccessivo di alcol è stato associato a una salute mentale e fisica più precaria". Sebbene i dati provengano da persone nate negli anni '50 e '60, i ricercatori pensano che queste tendenze possano applicarsi a contesti simili, almeno nei Paesi occidentali. Una persona stressata potrebbe iniziare a bere di più, il che a sua volta danneggia le sue relazioni e la sua salute mentale. Un circolo vizioso, in tutti i sensi. "I nostri risultati evidenziano l'importanza di affrontare i comportamenti a rischio per la salute il prima possibile, per evitare che i danni che causano si accumulino nel corso degli anni e si trasformino in una cattiva salute mentale e fisica in età adulta," sottolinea la dottoressa Kekäläinen. "La buona notizia è che non è mai troppo tardi per adottare abitudini più sane" precisa l'esperta. "Adottare abitudini più sane nella mezza età ha effetti benefici anche nella vecchiaia".

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