Il presidente Dattolo: "Strumenti utili per le comunicazioni rapide, ma il confronto umano resta fondamentale”
La pandemia ha incrementato l'uso di app di messaggistica con i pazienti per quasi un medico su due (il 47,6%). Su Whatsapp vengono mandate prescrizioni, valutati esami e dati consigli terapeutici. Oggi 8 dottori su 10 hanno un contatto con gli assistiti tramite smartphone, ma per molti tutto questo è diventato un'invasione della propria sfera privata. Poco usata l'email.
E' quanto emerge da un sondaggio condotto nel 2022 dall'Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri di Firenze, tramite un questionario diffuso ai propri iscritti. I risultati sono stati presentati questa mattina a Firenze in occasione dell'evento "La Messaggistica Istantanea nell'esercizio della Professione Medica". Il questionario e l’analisi dei dati sono stati realizzati dal laboratorio universitario DataLifeLab dell’Università degli studi di Firenze e dagli esperti della cooperativa Retesviluppo.
"La messaggistica tramite cellulare permette di dare in tanti casi risposte rapide e tempestive ai pazienti, sciogliendo dubbi e timori, andando incontro alle esigenze più varie.
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"Siamo pronti a reinvestire la nostra passione e le nostre competenze per i prossimi quattro anni per superare insieme le sfide che la professione medica si trova ad affrontare in un sistema sanitario in profonda crisi"
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La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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