In Italia i casi di pazienti con questo tumore sono stati stimati nel 2022 in oltre 48 mila, di cui 18 mila con la forma metastatica
Due studi su due anticorpi monoclonali mirati contro bersagli importanti per la crescita tumorale, possono 'dare la spinta' giusta alla terapia standard contro il tumore al colon-retto metastatico refrattario, raddoppiando la sopravvivenza libera da progressione della malattia: sono il bevacizumab e panitimumab. Entrambi gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato in due diverse sperimentazioni di allungare la sopravvivenza dei pazienti più complessi, o già curati con più linee di terapia oppure 'resistenti' alla chemio. Un dato significativo considerando che in Italia i casi di pazienti con questo tumore sono stati stimati nel 2022 in oltre 48 mila, di cui 18 mila con la forma metastatica.
I due lavori, a cui ha partecipato l'Università della Campania Luigi Vanvitelli, sono stati discussi al convegno The Naples Conference on colorectal cancer, a Napoli. Nello studio Sunlight di fase III su 500, pazienti al trattamento standard è stato aggiunto bevacizumab. "Con la terapia combinata - spiega il professor Fortunato Ciardiello dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, coautore dello studio - la sopravvivenza mediana è salita a 10,8 mesi rispetto ai 7,5 del trattamento standard. Il trattamento combinato inoltre ha raddoppiato la sopravvivenza libera da progressione di malattia, passata da 2.4 a 5.6 mesi"Risultati incoraggianti anche con panitumumab che, nello studio Velo fase II, con la terapia standard ha quasi raddoppiato la sopravvivenza libera da progressione di malattia, portandola da 2.5 a 4 mesi.
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